Sabato 16 novembre, a Che epoca!Pablo Mira ha condiviso un aneddoto personale sulla perdita di un membro della famiglia in un incidente stradale. Una storia che riecheggia quella di Pauline Déroulède, campionessa di tennis in carrozzina ospite anche di France 2.
Riunioni consentite in Che epoca! a volte ci permettono di creare ponti tra persone che, a prima vista, non hanno nulla in comune. Questo sabato, 16 novembre, Léa Salamé ha ricevuto, tra gli altri, Pauline Déroulèdecampione di tennis su sedia a rotelle. La sportiva si è vista amputare una gamba in seguito ad un incidente stradale all’età di 28 anni. Un calvario che racconta nel suo libro (Impossibile. Si batte per una migliore prevenzione dei pericoli stradali. Il comico Pablo Mira era presente anche sul set. Voleva condividere un aneddoto su questi problemi di sicurezza stradale. “Da un punto di vista personale, ho affrontato una situazione simile. Mia madre ha perso suo fratello in un incidente stradale del genere.. Una mattina stava andando dal parrucchiere, davanti a lui guidava un anziano che aveva avuto un infarto al volante, che aveva perso il controllo del suo veicolo e mio zio è morto così“, ha detto.
Pablo Mira ha visto gli effetti degli incidenti stradali su tutta la sua famiglia
Il cronista di Quotidiano e l’attore ricorda “la violenza dell’arbitrarietà e dell’ingiustizia che crea tra coloro che ci circondano”. “Ho visto in mia madre le domande che le faceva sorgere il confronto con qualcosa di così ingiusto e incomprensibile.” spiega. Al che Pauline Déroulède ha risposto senza mezzi termini: “Un incidente stradale ha ripercussioni in tutto il mondo. Una patente di guida a vita senza alcun controllo medico sembra una follia. Eppure nel nostro Paese è così, e allora perché?”
Pauline Déroulède non combatte solo sul campo da tennis
È stato anche a causa di un anziano conducente che la campionessa di tennis è rimasta gravemente ferita e ha perso una gamba. Un novantenne l’ha investita, insieme ad altre due donne, quando ha scambiato il pedale del freno per quello dell’acceleratore. Da allora, si è impegnata ardentemente affinché tutti gli anziani venissero sottoposti a test di idoneità alla guida. Ciò non equivale a ritirare la patente a tutti gli anziani, ma semplicemente a verificare che abbiano ancora tutte le capacità per guidare in tutta sicurezza, sia per gli altri utenti della strada che per se stessi.
Articolo scritto in collaborazione con 6Médias
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