Un uomo di 70 anni è stato trovato morto su un prato a Gouarec, nel sud della Côtes-d’Armor, mercoledì 13 novembre. L’indagine si è risolta in 48 ore grazie a un narcotrafficante, che ha contattato lui stesso i gendarmi della brigata digitale. Ha spiegato loro di aver scoperto il cadavere… nel bagno dell’abitazione di un suo amico (a un centinaio di metri da dove è stata poi ritrovata la vittima, sul prato). Interrogato in custodia di polizia, ha precisato che c’era anche un’arma in questo alloggio al 9 di rue Nationale e ha finito per ammettere che lui stesso era venuto lì per consegnare della droga. Nel suo telefono i messaggi potrebbero essere collegati alla vittima, che viveva anche lei a Gouarec.
Il corpo è stato visto in mattinata anche da un passante, su un prato a un centinaio di metri dalla casa.
Si è confuso con la vittima
A seguito della denuncia, il GIGN (Gruppo nazionale di intervento della gendarmeria) è intervenuto presso l’abitazione dell’indagato per arrestare questo uomo di 30 anni. Ha ammesso di averlo “confuso” con l’uomo di 70 annimartedì 12 novembre, nel tardo pomeriggio, gli ha dato un colpo che lo ha fatto cadere a terra. Ha poi trasportato la vittima da solo e l’ha posizionata in fondo al parcheggio, pensando che fosse ancora viva. È stato incriminato per omicidio e posto in custodia cautelare.
Lo ha rivelato l’autopsia effettuata giovedì diverse frattureferite al viso e al torace, ferite alle mani in particolare, procurate con un oggetto appuntito. La vittima aveva anche un’ustione al polso.
Lo spacciatore, dal canto suo, ha spiegato di aver preferito denunciare l’amico, ritenendo che “era pericoloso” e di averlo già visto violento con la vittima. Ha ammesso di aver venduto droga in grandi quantità tramite l’applicazione Telegram La perquisizione effettuato presso la sua abitazione ha rivelato notevoli quantità di stupefacenti: quasi 24 kg di resina di cannabis, quasi 1,5 kg di erba di cannabis, 137 grammi di cocaina e 13 pillole di ecstasy. È stato condannato in tribunale previa ammissione di colpevolezza a due anni di prigione, sei dei quali sospesi, fu immediatamente incarcerato.
Nessun collegamento tra omicidio e traffico di droga
“Non lo era nessun collegamento stabilito tra la morte della vittima e violazioni della legislazione sulla droga rivelate dalle indagini”, conclude il pubblico ministero di Saint-Brieuc.
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