cosa rischia Bellingham dopo la sua oscena celebrazione (nonostante la sua giustificazione)

cosa rischia Bellingham dopo la sua oscena celebrazione (nonostante la sua giustificazione)
cosa rischia Bellingham dopo la sua oscena celebrazione (nonostante la sua giustificazione)
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Salvatore dell’Inghilterra con una sublime acrobatica risposta, al termine dei tempi di recupero in un soffocante ottavo di finale contro la Slovacchia (2-1), Jude Bellingham ha celebrato il tutto in maniera molto meno elegante. Se dopo la partita avesse chiarito il suo gesto su X (ex Twitter), il suo gesto osceno potrebbe comunque costargli una sanzione da parte della UEFA.

Rottura completa. Mentre l’Inghilterra, la grande favorita prima dell’inizio di Euro 2024, era già stata eliminata dalla competizione agli ottavi contro la Slovacchia, un miracoloso ritorno acrobatico di Jude Bellingham alla fine dei tempi di recupero (90+5) ha portato i Tre Leoni di nuovo in partita (vinta 2-1 ai supplementari con un gol di Harry Kane).

Al settimo cielo, il 21enne ha vissuto tutti i festeggiamenti possibili in una Veltins-Arena in fiamme, piena di tifosi inglesi. Ma mentre si riposizionava per l’ingaggio degli slovacchi, uno dei suoi ultimi gesti verso la panchina dei sostituti slovacchi ha suscitato accese polemiche. Un video ampiamente condiviso sui social media mostra Bellingham che mima gesti ripetuti con le mani all’inguine.

Un gesto osceno che l’inglese ha provato subito a giustificare sui suoi social, subito dopo la partita: “Uno scherzo privato rivolto ad alcuni amici intimi che erano presenti alla partita. Non ho altro che rispetto per la squadra slovacca e per come gioca”. giocato stasera.”

Rischio squalifica secondo il regolamento UEFA

E nonostante queste giustificazioni, il Merengue rischia la sanzione della UEFA secondo The Athletic. I regolamenti dell’organo di governo del calcio europeo indicano che qualsiasi “gesto osceno, offensivo o ingiurioso” è punibile con un cartellino rosso.

La commissione disciplinare non si è ancora espressa sull’accaduto e attende il rapporto dell’arbitro e degli altri dirigenti prima di prendere una decisione.

Una celebrazione che ricorda più o meno quella compiuta da Cristiano Ronaldo durante la partita di Champions League tra Juventus e Atletico Madrid nel 2019. Quest’ultima era costata anche una semplice multa al fuoriclasse portoghese che aveva saputo evitare la squalifica dalla UEFA.

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