Si chiamerà Airelles Venezia, sarà situato sull’isola della Giudecca a Venezia e offrirà ai suoi occupanti una sontuosa vista sulla Basilica di San Marco. Il gruppo francese Airelles, annuncia Bloomberg, aprirà il suo nono stabilimento nell’autunno del 2025. Per permettersi un soggiorno in questo albergo di lusso bisognerà sforare la PEL: è prevista una tariffa di minimo 1.000 euro a notte.
La compagnia Airelles possiede già diversi alloggi di lusso in Francia, come il Grand Control, l’unico hotel situato all’interno del castello di Versailles dove il personale indossa costumi d’epoca, o Les Airelles a Courchevel. Questi stabilimenti attirano regolarmente visitatori facoltosi come il principe William o Beyoncé.
Intervistata da Bloomberg, Anne-Laure Ollagnon, direttrice generale di Airelles, giustifica questo nuovo progetto fuori dal territorio francese. “Conosciamo l’IoVitaovviamente siamo vicini, ma molti dei nostri ospiti visitano regolarmente posti come il ToscaneFirenze e Venezia. Quindi aveva senso iniziare con una città così iconica.”
Airelles, abituato a collaborare con edifici storici, ha trovato a Venezia tre edifici notevoli in cui verranno installate 45 stanze. L’ingresso principale dell’hotel sarà situato in un sontuoso palazzo del XVI secolo progettato dall’architetto rinascimentale Andrea Palladio. Il tutto sarà collocato attorno alla chiesa di Santa Maria della Presentazione. Gli ospiti potranno beneficiare dell’accesso esclusivo all’edificio religioso. La chiesa può essere affittata anche per matrimoni. Completano il programma diversi giardini privati, una spa di 1.700 mq e tre piscine. Il famoso Piazza San Marcoinfine, è raggiungibile in 5 minuti di barca.
Airelles sta valutando l’espansione in altre regioni italiane, anche se non sono stati ancora confermati altri progetti. “Stiamo esplorando la Toscana, Firenze e la Costiera Amalfitana, conclude Anne-Laure Ollagnon. Vogliamo essere dove i nostri clienti amano andare”.
Johanna Seban è una giornalista della sezione Viaggi di Geo.fr. Dopo gli studi a Londra e la formazione in giornalismo al CFPJ di Parigi, nel 2003 entra a far parte della redazione di un settimanale culturale. Addetta al dipartimento di musica, vi rimase per 12 anni, realizzando numerosi reportage e interviste a persone dagli impenetrabili accenti scozzesi. Il desiderio di indipendenza unito alla tendenza a spostarsi lo hanno poi spinto a lanciarsi nell’avventura del giornalismo freelance e a lavorare contemporaneamente per diversi media nazionali. Il suo campo di indagine si allarga poi, coprendo l’arte, il viaggio, l’urbanistica, l’architettura, la mobilità… Allo stesso tempo, Johanna partecipa alla stesura di opere collettive dedicate al viaggio nelle sue nuove declinazioni (viaggio in treno, esplorazione della Grande Parigi, avventure familiari) e scambia la penna con il microfono per la produzione di un podcast culturale. Si unisce alla sezione Viaggi di Geo.fr nella primavera del 2024 con il desiderio di esplorare il viaggio nella sua dimensione sociale: ecoturismo, viaggi locali, viaggi lenti (anche se diffida dell’etichetta “slow”, un fantastico strumento di greenwashing). E di infondere nei suoi resoconti un po’ di ciò che lo motiva quotidianamente: le passeggiate, l’architettura e le facciate, le isole bretoni, le stazioni ferroviarie, le mappe o la fotografia.
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