È stata un’udienza particolarmente pesante questo giovedì a Bayonne, con molte lacrime, quella dei responsabili dell’incidente del 7 settembre sulla D945 a Méharin, vicino a Saint-Palais. Clément, 20 anni, agricoltore nella fattoria dei suoi genitori, anche lui operaio, non riesce a spiegare la sua azione in tribunale. Ferito gravemente lui stesso nell’incidente, dice di non ricordare le circostanze, ammette di aver guidato l’auto fortemente ubriaco, perché “Mi sentivo più forte”.
In lacrime anche la madre, seduta dietro di lui, quando il presidente cerca di far sentire al giovane pilota la serietà delle sue azioni, della sua responsabilità. La sua patente era solo in prova, voleva prendere la macchina nonostante le offerte del suo supervisore del tirocinio di riportarlo indietro e il consumo di alcol quella sera: l’equivalente di 14 drink secondo i calcoli di un giudice assessore.
Anche facce in lacrime, quando l’avvocato di uno dei feriti – appena uscito dall’ospedale – parla delle vittime, in particolare di quella che morirà, stesa sul ciglio della strada per quasi tre ore. Giace con grida di dolore, mentre i vigili del fuoco cercano di districare Clément.
“Non è il destino”
I loro occhi divennero nuovamente rossi quando una delle tre figlie della vittima disse alla corte che sua madre “è stato strappato via, non dal destino, ma per colpa di un uomo che ha scelto di prendere il suo veicolo in stato di ebbrezza”.
caricamento
Il pubblico ministero ha chiesto tre anni di reclusione, due dei quali sospesi. La pena è stata aumentata dai giudici a quattro anni di reclusione, tre dei quali sospesi. Sconterà la pena detentiva con un braccialetto elettronico. Gli è stata revocata la patente di guida, con divieto di ripetere l’esame per un anno.
Una sentenza accettata da tutte le parti. Nessuno aveva intenzione di ricorrere in appello. Le somme per la stima dei danni saranno esaminate dal tribunale civile il prossimo giugno.
Swiss
Related News :