Al 30 settembre 2024, il numero totale di sfollati interni (IDP) nella Repubblica centrafricana è stimato a 453 533 individui, composti rispettivamente da 75 725 persone che vivono nei siti, ovvero il 17% e 379 808 persone che vivono con famiglie ospitanti, pari all’83%.
In collaborazione con il CNR e la comunità umanitaria, l’UNHCR fornisce assistenza vitale come protezione, alloggio, salute ed istruzione 14.683 rifugiati sudanesi a Korsi, distretto individuato dal governo nella città di Birao (Vakaga).
L’UNHCR, insieme al governo e ai suoi partner, sta inoltre aiutando gli sfollati interni e altri rifugiati, come ciadiani e sud sudanesi, sostenendo al contempo le popolazioni ritorno dei profughi centrafricani rimpatriati per soluzioni.
Contesto operativo
Dall’aprile 2023, la Repubblica centrafricana ha accolto migliaia di rifugiati sudanesi in fuga dal conflitto, principalmente via Am Dafock. L’UNHCR e la Commissione nazionale per il censimento (CNR) coordinano l’accoglienza, la registrazione e il monitoraggio alle frontiere e, insieme alla comunità umanitaria, forniscono loro servizi essenziali come protezione, cibo, alloggio, assistenza sanitaria e istruzione nel governo di Korsi quartiere identificato nella città di Birao, prefettura di Vakaga, a 65 km dal confine con il Sudan.
Circa 14.596 rifugiati sudanesi si trovano in aree difficili da raggiungere fuori Vakaga e necessitano di assistenza e protezione. Inoltre, più di 6.500 rifugiati centrafricani in Darfur hanno dovuto ritornare nella Repubblica centrafricana in condizioni precarie.
Al 30 settembre 2024, la Repubblica centrafricana ospita 52.724 rifugiati e richiedenti asilo, principalmente sudanesi, sud sudanesi, ciadiani e ruandesi, di cui il 48% nelle aree rurali, in particolare a Vakaga, Ouaka e Haut Mbomou. Con il continuo arrivo di rifugiati sudanesi e ciadiani dall’aprile 2023, a causa di conflitti civili e intercomunitari, le risorse dell’UNHCR stanno diminuendo a fronte dei crescenti bisogni.
Dal 2013, le crisi nella Repubblica centrafricana hanno causato lo sfollamento di 664.225 centrafricani verso i paesi vicini. Inoltre, al 30 settembre 2024, la Repubblica centrafricana contava 453.533 sfollati interni, di cui 75.725 residenti nei siti (17%) e 379.808 presso famiglie ospitanti (83%). Tuttavia, alcune aree sono state ritenute idonee a promuovere il rimpatrio volontario e l’UNHCR sostiene il rimpatrio volontario dei rifugiati, considerando il ritorno come una soluzione duratura. Insieme al governo è stata messa in atto una strategia nazionale per gli sfollati interni e i rimpatriati.
Dall’inizio del rimpatrio volontario nel 2017, l’UNHCR ha supportato il governo nell’accogliere il ritorno di 49.114 persone, di cui 15.804 nel 2024 (12.426 agevolate principalmente dal Camerun e dalla RDC e 3.378 spontanee o in circostanze sfavorevoli da Sudan e Ciad). 30 settembre. Le principali aree di ritorno sono Bangui, Baboua, Baoro, Berbérati, Bouar, Bossemptele, Carnot, Mbaiki e Mongoumba.
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