Quasi un anno dopo l'omicidio di Thomas a Crépol, il collettivo “Giustizia per noi” organizza domenica 30 novembre a Romans-sur-Isère un raduno non autorizzato dalla prefettura. Un'iniziativa che due avvocati vogliono vietare.
Un raduno attualmente non autorizzato dalla prefettura, in particolare per rendere omaggio al giovane Thomas, pugnalato a morte all'età di 16 anni nella notte tra il 18 e il 19 novembre 2023 a Crépol, dovrebbe svolgersi domenica prossima 30 a Romans-sur- Isère, nella Drôme.
È il collettivo “Justice for Ours” che sta dietro questo incontro. Come indicato in precedenza, ad oggi il progetto non è stato oggetto di alcuna presentazione alla prefettura della Drôme. Per il momento questo assembramento non è vietato. Due avvocati hanno invece sporto denuncia contro gli organizzatori dell'iniziativa per vietare il probabile svolgimento dell'evento.
Si tratta dei signori Elise Rey-Jacquot e Bilel Hakkar, questi ultimi avvocati di diversi dei soggetti coinvolti nel caso dell'omicidio Thomas, che denunciano una “provocazione all'odio razziale” e un “insulto pubblico discriminatorio”.
“Incitamento all’odio razziale” e “insulto pubblico discriminatorio”
“Bilel Hakkar e Elise Rey-Jacquot presentano una denuncia contro il nostro collettivo (…) Anche se invochiamo una manifestazione per chiedere Giustizia, alla quale la gente del posto intende andare”, ha scritto il collettivo “Giustizia per la nostra” sui social rete
Interrogata da France Bleu Ardèche, Me Elise Rey-Jacquot ha affermato che “questo collettivo crea la convinzione che la sicurezza arriverà attraverso il rifiuto degli immigrati. Per noi questo caratterizza il reato di incitamento pubblico alla discriminazione o all’odio.
Sempre secondo i nostri colleghi, l'avvocato collega addirittura la manifestazione del 30 novembre alla discesa degli estremisti di destra a Romans-sur-Isère un anno fa, il fine settimana successivo all'omicidio di Thomas.
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