Nel 1976 a Gibuti i separatisti somali presero in ostaggio uno scuolabus: furono rapiti 31 bambini francesi. Valéry Giscard d’Estaing dovrà contare sul GIGN appena creato per liberarli…
È una storia toccante su una delle più terribili situazioni di ostaggi che il nostro Paese abbia conosciuto, eppure caduta nell’oblio.
Nel 1976 a Gibuti, ultima colonia francese in Africa, 31 giovani studenti francesi furono rapiti dai terroristi mentre si recavano a scuola. Gli aggressori chiedono l’indipendenza del loro Paese e minacciano di giustiziare gli scolari.
La presa degli ostaggi durerà trentatré ore. Trentatré ore di angoscia per i bambini e i loro genitori.
La Francia è sotto shock ma il presidente Valéry Giscard d’Estaing decide di non dare nulla ai sequestratori. Ha inviato a Gibuti il GIGN, il Gruppo nazionale di intervento della gendarmeria appena creato.
La polizia d’élite opta per un piano ad alto rischio, ma nulla andrà come previsto. Muoiono due bambini, vittime di scontri a fuoco. Gli altri, alcuni dei quali gravemente feriti, sono stati rilasciati, ad eccezione di un ragazzo rimasto nelle mani dei terroristi.
Quasi cinquant’anni dopo, la sua commovente testimonianza, e quella dei suoi genitori, fa rivivere dall’interno queste ore di angoscia trascorse nelle mani dei rapitori.
In questo nuovo numero “Sensitive Affairs” mette a confronto le testimonianze dei protagonisti di questo dramma: da un lato gli ex membri del GIGN che hanno partecipato a questa missione fondatrice della leggenda della loro unità.
Dall’altro, bambini ostaggi diventati adulti, alcuni dei quali testimoniano per la prima volta. Queste vittime e le loro famiglie, a lungo dimenticate, lottano da decenni per essere finalmente riconosciute.
Un documentario di Alexis de La Fontaine, Paul Cabanis, Pierre Duyckaerts e Alexandre Froment per France TV Presse.
“Sensitive Affairs”, una coproduzione France Télévisions, France Inter e INA, adattato da un programma di France Inter.
> Le repliche delle riviste di attualità di France Télévisions sono disponibili sul sito Franceinfo e sulla sua applicazione mobile (iOS & Android), sezione “Riviste”.
Related News :