Il principe Andrew potrebbe presto trasferirsi a Frogmore Cottage o altrove. Ma per ora, nonostante le pressioni affinché lasci la Royal Lodge, dove vive con la sua ex moglie, Sarah Ferguson, sembra aggrapparsi a questa dimora. Come indicato Ciao ! Rivista questo martedì, 12 novembre, è stato cacciato dall’immobile di trenta stanze stimato in 30 milioni di sterline (o 36 milioni di euro), perché accusato di non aver pagato le spese di manutenzione di 500.000 sterline (o 601.000 euro). “La manutenzione costante è essenziale preservare il valore della proprietà, in particolare in una proprietà storica dove le riparazioni ritardate possono trasformarsi in progetti di restauro più costosi”ha spiegato ai media americani l’esperto immobiliare Terry Fisher.
D’ora in poi, questa proprietà sarebbe stata del re Carlo III “in rovina”. Del “riparazioni urgenti” Occorrono circa 250.000 sterline (o 300.000 euro). L’elenco compilato dalla specialista di lifestyle della rivista Georgia Brown include: “riparatura dei mattoni, trattamenti impermeabilizzanti, verniciatura e anche rinforzo strutturale in caso di diffusi danni causati dall’acqua…” “La Loggia Reale sembra mostrare segni visibili di invecchiamento tra cui vernice scrostata, muffe sui mattoni esterni e probabilmente umidità sottostante o scarso isolamento “ha spiegato Terry Fisher nelle colonne della rivista Ciao !. “Questi problemi indicano che la manutenzione è stata rinviata e potrebbe causare danni strutturali più gravi se non affrontati rapidamente”ha aggiunto lo specialista immobiliare.
FOTO – Il principe Andrea: ripercorriamo la sua evoluzione fisica
Il fratello di Carlo III, il principe Andrea, avrebbe violato il contratto di locazione della Royal Lodge
Il principe Andrea vive alla Royal Lodge da più di vent’anni, ma non ha rispettato il contratto di locazione firmato nel 2003 secondo la Volte. Secondo il documento firmato dall’ex amico del controverso Jeffrey Epstein, doveva farlo “riparare, rinnovare, mantenere, pulire e, se necessario, ricostruire” la casa. “L’impatto sul valore non deriverebbe solo dall’aspetto immediato, ma anche da eventuali riparazioni necessarie per riportare la proprietà allo standard: problemi come umidità, muffe e crepe sono più che estetici e possono indicare riparazioni più estese e potenzialmente costose”ha spiegato l’esperto immobiliare Terry Fisher. Prima o poi il principe Andrea pagherà la sua parte.
Articolo scritto in collaborazione con 6Medias
Crediti fotografici: Dana Press/Bestimage
Belgium
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