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Prima della partita Francia-Israele, una manifestazione “stop genocidio” a Saint-Denis

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Diverse centinaia di persone hanno manifestato giovedì sera a Saint-Denis, vicino a Parigi, per chiedere alla Francia di pronunciarsi “fermare il genocidio” a Gaza, prima della partita Francia-Israele allo Stade de , ha osservato un giornalista dell’AFP.

Lo slogan della manifestazione era “non giochiamo con il genocidio”lo stesso giorno un comitato speciale delle Nazioni Unite ha concluso che i metodi di guerra di Israele nella Striscia di Gaza “corrispondono alle caratteristiche di un genocidio”.

Indossando la sciarpa tricolore, il deputato della LFI Eric Coquerel ha detto ad alcune centinaia di manifestanti riuniti sulla Place du Front populaire di Saint-Denis (Seine-Saint-Denis), due ore prima dell’inizio della riunione: “È una partita di second’ordine ma, raramente, (annunciamo) la presenza del presidente della Repubblica, del primo ministro, del ministro dell’Interno, di due ex presidenti. Come puoi aspettarti che (il primo ministro israeliano) Benjamin Netanyahu non senta “puoi continuare il genocidio”? »

“La Francia guarda altrove o più precisamente guarda la partita Francia-Israele”ha aggiunto il sig. Coquerel, che tuttavia lo considera“un primo boicottaggio ha successo visto che gli iscritti sono meno di 20.000” per assistere a questa partita.

Tra i manifestanti, Mohamed, un avvocato di 26 anni che non ha voluto rivelare il suo nome, giudica “Il problema stasera è che il presidente (Emmanuel Macron) arriva a sostenere un governo israeliano chiaramente genocida, avrebbe dovuto astenersi (dal partecipare alla partita), condannare Israele e chiedere sanzioni, è il minimo che possiamo fare”.

“Ciò che ci sconvolge è la mancanza di reazione da parte dei governi occidentali, l’impunità di cui beneficia Israele”ha detto un altro manifestante, Sébastien Wildmann, un badante di 48 anni, membro del collettivo Gaza White Coats, denunciando il bombardamento di un ospedale o di un campo profughi.

In nome di Emergency Palestine, che invitava a manifestazioni, Neva Bekhtari ha lanciato al microfono: “Il nostro obiettivo è denunciare l’impunità di Israele (…) accolto a braccia aperte in Francia, anche se grazie alle nostre pressioni il ministro delle Finanze israeliano (Bezabel Smotrich) alla fine non è venuto” mercoledì a Parigi per prendere parte ad un controverso gala a sostegno di Israele, che si è tenuto in un luogo segreto della capitale.

Dopo che la manifestazione si è dispersa, una parte del corteo voleva dirigersi verso lo stadio ma 100 metri più avanti li aspettava una fila di agenti di polizia con l’elmetto.

Dissuase dall’imponente forza di polizia, diverse decine di manifestanti, soprattutto giovani, sono tornati indietro.

A Lione, circa 500 persone si sono riunite per una fiaccolata che ha avuto inizio. “Non è che non si faccia nulla, è che chi detiene il potere lascia che accada”si è lamentato Farid, un 59enne di Lione.

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