Il regista ha recentemente parlato alla stampa della sua paura della tecnologia. Come si materializza questa fobia? Questo colpisce molte persone? Risposte.
C’è fobie che si riscontrano in molte personePiace l’aracnofobiaalias fobia dei ragni, o addirittura claustrofobiache si traduce nella paura degli spazi chiusi. Altri sono molto più rari, come la xantofobia che riguarda le persone che hanno paura del colore giallo.
Nell’era digitale sono emerse nuove fobie. La cosa più problematica è tecnofobia e lei riguarderebbe Tim Burtonil famoso regista americano. Il direttore di Succo di scarabeo e di L’incubo prima di Natale recentemente ho parlato con il BBC su questa paura un po’ originale. Dice addirittura di essere depresso quando usa Internet. E quando parliamo di intelligenza artificiale, il produttore la descrive come “qualcosa” che lui “non riesco nemmeno a capire”. Di più cos’è esattamente la tecnofobia?
Come si chiama la fobia della tecnologia?
Si chiama quindi fobia della tecnologia tecnofobia. Secondo il dizionario Le Robert, il termine designa “chi è ostile alle nuove tecnologie”. Egli pertanto menziona una paura, un’avversione o un rifiuto delle tecnologie moderne e le loro implicazioni nella vita quotidiana. Questo può manifestarsi in vari modi, qualunque siala paura dei dispositivi elettronicicomputer, Internet o innovazioni come l’intelligenza artificiale e la robotica.
La tecnofobia può derivare dalla preoccupazione per i rapidi cambiamenti,una mancanza di familiarità con le nuove tecnologie o paure riguardanti la perdita di controllo, la tutela della privacy e gli impatti sociali e ambientali.
Cos’è un tecnofobo?
Un tecnofobo è semplicemente una persona che ha sviluppato una fobia delle nuove tecnologie.
Le cause di quest’ultimo sono spesso molteplici e può essere influenzato da fattori psicologici, sociali e culturali. Alcune persone tecnofobiche temono che tecnologie come l’intelligenza artificiale costituiscano una minaccia per l’occupazione, e questo crea in loro sfiducia e/o ansia. Un altro motivo che spiega lo sviluppo di questa paura: paura delle conseguenze ambientali. Le tecnologie che consumano combustibili fossili o altre risorse naturali come l’acqua rappresentano una minaccia per l’ambiente. Infine, alcuni tecnofobici, come Tim Burton, temono che un giorno i robot e l’intelligenza artificiale prenderanno il posto degli esseri umani.
“L’intelligenza artificiale prende qualcosa dalla tua anima o dalla tua psiche; è molto inquietantesoprattutto se ha qualcosa a che fare con te. È come se un robot avesse preso la tua umanità, la tua anima.”ha condiviso nel 2023.
Tecnofobia: quante persone in Francia?
Non esistono dati specifici relativi alla prevalenza della tecnofobia in Francia. D’altro canto, i dati del 2018 lo indicano 6,3 milioni di persone 12 anni e oltre (11%) non si collegano mai a Internet, il che può riflettere una forma di tecnofobia, di riluttanza a utilizzare gli strumenti digitali, ma soprattutto un divario digitale.
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