Il capo della diplomazia europea Josep Borrell ha proposto ai 27 di sospendere il “dialogo politico” instaurato tra l’Unione europea e Israele, lo hanno appreso giovedì fonti diplomatiche.
Borrell, che lascerà l’incarico il mese prossimo, ha presentato la proposta prima dell’incontro dei ministri degli Esteri dell’UE lunedì a Bruxelles. Questo dialogo politico è previsto nel quadro dell’accordo di associazione tra Israele e Unione europea, entrato in vigore nel giugno 2000. Questa proposta del signor Borrell ha pochissime possibilità di successo. Il documento è stato trasmesso mercoledì agli ambasciatori dei 27 riuniti a Bruxelles, e diversi paesi hanno subito espresso la loro opposizione, tra cui Italia, Germania, Paesi Bassi, Danimarca e perfino Ungheria e Repubblica Ceca, secondo un diplomatico europeo.
Le decisioni in politica estera richiedono l’unanimità dei 27. A maggio si erano accordati per chiedere una riunione del consiglio di associazione tra Israele e UE, per esaminare in particolare la situazione dei diritti umani a Gaza, ma tale riunione non ha ancora avuto luogo, a causa per mancanza di accordo sull’ordine del giorno.
Le relazioni con Israele dividono profondamente i 27. Alcuni sottolineano il diritto di Israele a difendersi, mentre altri sottolineano la necessità di porre fine ai combattimenti e il diritto dei palestinesi a uno Stato. Irlanda e Spagna hanno quindi deciso a maggio di riconoscere uno Stato di Palestina, mentre altri paesi europei sono più riluttanti o ritengono che il momento non sia opportuno.
Il capo della diplomazia europea Josep Borrell ha proposto ai 27 di sospendere il “dialogo politico” instaurato tra l’Unione europea e Israele, lo hanno appreso giovedì fonti diplomatiche. Borrell, che lascerà l’incarico il mese prossimo, ha presentato la proposta prima dell’incontro dei ministri degli Esteri dell’UE lunedì a Bruxelles.
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