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Pumper, gas lacrimogeni e manganelli: scontri tra polizia e manifestanti a Bruxelles dopo l’arrivo di Jordan Bardella

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A partire dalle 16:30 di questo mercoledì, la polizia ha ordinato allo Stib di chiudere la stazione della metropolitana Parc e di bloccare l’accesso a molte strade circostanti la zona neutrale. Qui si trova la Casa Ungherese, dove Jordan Bardella si trovava per la sessione degli autografi.

Questo mercoledì a fine giornata si sono verificati scontri tra la polizia e i manifestanti durante un raduno di diverse centinaia di persone nella capitale, organizzato in segno di protesta contro l’arrivo del presidente del Raggruppamento Nazionale (RN), Jordan Bardella. Quest’ultimo era atteso alle 18,30 alla Maison de la Ungheria per presentare il suo primo libro e fare una sessione di autografi.

Dalle 18:00, la folla si è radunata all’incrocio tra Avenue des Arts e Rue de la Loi, su appello di diversi collettivi tra cui il Coordinamento Antifascista del Belgio (CAB), l’Università Popolare di Bruxelles, la rete Ades o l’Antifascist Davanti a Liegi. “L’estrema destra uccide“, esponeva il cartello di un manifestante.

Intorno alle 18:30, alcuni manifestanti hanno tentato di forzare il blocco della polizia, prima che gli agenti lanciassero manganelli, gas lacrimogeni e getti d’acqua sulla folla. Petardi e fuochi d’artificio sono stati poi lanciati da alcuni manifestanti.

“Bruxelles resta antifascista”

Di fronte all’ascesa del fascismo e dell’estrema destra in tutto il mondo“, gli organizzatori della manifestazione ribadiscono la necessità di mobilitarsi a tal fine “Bruxelles resta antifascista”.

Secondo i collettivi non è un caso “Il libro di Jordan Bardella è pubblicato da Fayard – sotto il controllo del miliardario Vincent Bolloré – e se l’evento è ospitato dalla Camera d’Ungheria, allora il primo ministro ungherese Viktor Orbán è il modello da seguire per tutte le destre estreme del mondo”.

Jordan Bardella Francia dimostrazione di raduno nazionale


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