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La pausa invernale è organizzata presso la reception dell'associazione Rhéso a Carpentras

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Non sospetteremmo che ci sia un'atmosfera del genere in questa stanza in fondo a un corridoio, nei locali dell'associazione Rhéso. Un'atmosfera calda, amichevole e familiare.

Dal 4 novembre e per tutto l'inverno, il centro diurno ha ampliato i suoi orari con l'aiuto del municipio, del Lions club e di Restos du coeur. Rhéso apre le sue porte, il comune si occupa dell'approvvigionamento alimentare e i volontari delle altre due associazioni si recano tre volte alla settimana (lunedì, mercoledì e venerdì).

Circa 35 persone vengono in questi pomeriggi per bere un caffè o mangiare qualcosa. È una vera missione gestire un servizio del genere, gli ordini vanno bene nell'ora di punta, intorno alle 14,30.”Devi adattarti al comportamento e all'umore di tutti. Devi prenderli così come sono“, spiega Chantal, volontaria di Restos du coeur.

Questo mercoledì, 13 novembre, sono lei e Josette, anche lei di Restos du coeur, a comandare; affettuosamente soprannominata “zia” e “nonna” dai beneficiari. Sono quattro anni che l'associazione, ed i due pensionati, danno una mano durante i quattro mesi di pausa invernale.

A poco a poco, conoscono i clienti abituali, “troviamo sempre le stesse persone, non riescono a uscire dalla precarietà“, si rammarica Chantal. Beneficiari dell'associazione Rhéso, senzatetto, persone con disabilità sono tutti profili che sfilano all'accoglienza diurna nel pomeriggio. E c'è una regola d'oro per i due volontari: “Non chiediamo perché spingono la porta.”

Una parentesi incantata

Si instaura un rapporto di fiducia, anche di amicizia. Una connessione sociale essenziale per queste persone, che spesso sono sole. “Per fortuna sei qui“, racconta Mohamed, 63 anni, senza fissa dimora. Stessa sensazione per Ali, 55 anni, ospitato e accompagnato nella sua vita quotidiana da Rhéso. Per lui è la gentilezza delle persone che lo circondano a dargli balsamo nel cuore “C'è molto rispetto nei nostri confronti“, sottolinea Chantal.

Mentre alcuni rimangono discreti nel proprio angolo, ad altri piace socializzare con i volontari e gli altri beneficiari. Per chi viene da diversi anni come Erwin, è per l'ambiente amichevole e la complicità che ha con “zia” e “nonna”. Per l'atmosfera musicale, Valérie sceglierà La Montagne di Jean Ferrat e Mohamed del Grand corps Malad. L'atmosfera di un refettorio di scuola superiore.

Rhéso approfondisce ulteriormente questo momento di scambio invitando, una volta al mese, i giovani seguiti dal sistema Toit d'abord dell'associazione a seguire un laboratorio di cucina con i beneficiari dell'asilo. Prossimo e primo incontro, mercoledì 20 novembre per un pomeriggio a base di frittelle. Abbastanza, sicuramente, per scaldare il cuore di queste persone in difficoltà.

Centro diurno Rhéso aperto dal lunedì al sabato dalle 8:30 alle 12:00 e dal lunedì, mercoledì e venerdì dalle 14:00 alle 17:00, tutto l'inverno, al 55 rue Alfred-Michel.

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