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Al di là dell’aspetto simbolico, la presenza di Emmanuel Macron alla partita di calcio tra Francia e Israele giovedì sera allo Stade de France ha una valenza politica.
È una partita che dovrebbe interessare solo a chi se ne intende. E ancora. La Nations League è una competizione snobbata, anche dagli appassionati di calcio. Trova un inaspettato risveglio di interesse, sfortunatamente non per buone ragioni. Questo giovedì la Francia affronterà Israele in un clima di tensione. La scorsa settimana, alcuni incidenti hanno costellato il post-partita tra Ajax Amsterdam e Maccabi Tel-Aviv: i tifosi israeliani sono stati presi di mira, inseguiti e persino picchiati nella capitale olandese. Dobbiamo temere uno scoppio di tensione allo Stade de France?
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Dopo gli attentati del 7 ottobre 2023, in Francia sono esplosi atti di antisemitismo (+192% nella prima metà del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023) e questa partita ha una forte valenza politica e simbolica. Bruno Retailleau ha scartato ogni possibilità di spostamento della partita, di annullamento o di porte chiuse – idea difesa da La France insoumise – promettendo un importante sistema di sicurezza.
Presenti tre presidenti
Sarà presente Emmanuel Macron, che spesso ha trascurato i Blues quando giocavano allo Stade de France. Proprio come il primo ministro Michel Barnier e i due ex capi di Stato Nicolas Sarkozy e François Hollande. Alla svolta della svolta la comunità ebraica attende il presidente della Repubblica. Aveva suscitato scalpore non partecipando alla marcia contro l’antisemitismo del 12 novembre 2023. “Il compito di un presidente della Repubblica non è quello di partecipare a una marcia”, ha sostenuto.
In ottobre, durante il discorso di Michel Barnier in omaggio alle vittime dell’attentato di Hamas del 7 ottobre, i fischi accompagnavano la menzione del presidente. L’entourage del Capo dello Stato giustifica la sua presenza questo giovedì per “inviare un messaggio di fraternità e di solidarietà dopo gli intollerabili atti antisemiti che hanno seguito la partita di Amsterdam questa settimana”. Questa Francia-Israele per lui sembra una partita di ritorno. Circondato dal suo Primo Ministro e dai suoi due predecessori, Emmanuel Macron vuole mostrare l’immagine di una Repubblica unita e unita.
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