Sebbene l’ibrido plug-in stia perdendo slancio, questo motore rimane ancora popolare. Ecco i modelli più popolari.
Negli ultimi anni i veicoli ibridi plug-in, spesso chiamati “plug-in”, hanno ricevuto molta attenzione. Tuttavia, le vendite sono in calo da qualche tempo, come indicato dai dati dell’azienda specializzata Dati AAA. Quest’ultimo spiega che “le vendite di ibridi plug-in (PHEV) non seguono lo stesso trend e sono in calo del -27% (8% del mercato)” in un comunicato stampa recentemente pubblicato. Ma questo non significa la condanna a morte per questo motore.
Questi modelli ibridi plug-in che piacciono
I dati sulle vendite rivelano che questo mercato resta dominato dalle aziende, con un numero di iscrizioni molto più elevato di quello registrato dai privati. Infatti, tra le vendite totali di veicoli ibridi plug-in in Francia, l’80% è realizzato da aziende, mentre i privati rappresentano solo una frazione di questi acquisti. Dall’inizio dell’anno in Francia sono state immatricolate ben 20.846 auto ibride plug-in. In queste vendite, alcuni marchi si distinguono tra i modelli preferiti dai clienti. La Mercedes, ad esempio, con la sua GLA, ha registrato 1.089 vendite, seguita dalla BMW X1 che ha raggiunto le 1.088 immatricolazioni. Dietro questi marchi premium, il SUV Cupra Formentor è in terza posizione con 960 unità vendute. Poi arriva ileMercedes GLC (882 vendite) e la Peugeot 308 (870 vendite). Queste cifre mostrano chiaramente la popolarità dei SUV, particolarmente apprezzati dagli acquirenti di questo segmento di auto ibride plug-in.
Una vasta scelta sul mercato
È da notare tuttavia che la Peugeot 308, unica rappresentante francese tra i modelli più venduti di questa categoria, è in realtà il veicolo preferito dai professionisti, che ne hanno acquistati 4.710 esemplari dall’inizio dell’anno. Questa tendenza riflette una scelta strategica per le aziende, che si affidano a questo ibrido plug-in compatto per le sue prestazioni e l’efficienza energetica. Inoltre, grazie a vantaggi fiscali come il recupero parziale dell’Iva sui carburanti o la riduzione delle emissioni di CO2, le aziende beneficiano di incentivi per scegliere modelli ibridi plug-in per rinnovare la propria flotta. Perché questo divario tra aziende e privati? Diverse ragioni possono spiegare questo. Da un lato, il costo di acquisto veicoli ibridi plug-in è spesso superiore a quello dei modelli termici equivalenti. Sebbene esistano aiuti pubblici, non sempre questi compensano in modo significativo la differenza di prezzo, soprattutto per i privati. D’altro canto, le aziende possono ammortizzare più facilmente questo investimento, soprattutto perché beneficiano anche di tariffe assicurative vantaggiose per i veicoli ibridi plug-in.
D’altra parte, l’accesso a una stazione di ricarica, essenziale per sfruttare appieno le capacità di questi veicoli, è un vincolo che frena molte persone. Molti non hanno la possibilità di effettuare la ricarica a casa o al lavoro, limitando così il loro interesse per questo tipo di veicolo. Le imprese, invece, hanno spesso accesso alle infrastrutture di ricarica in loco o possono negoziare agevolazioni con fornitori specializzati.
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