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Finst rileva il suo concorrente olandese AnyCoin Direct

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Segno che la corsa per le dimensioni è in pieno svolgimento nel settore, la piattaforma olandese di scambio di criptovalute Finst sta acquistando gli asset della sua controparte Anycoin Direct. Obiettivo dell’operazione: generare volume mentre le nuove normative MiCA si avvicinano rapidamente.

Il settore delle criptovalute è in crescita da diversi mesi. Il lancio all’inizio dell’anno dei primi ETF Bitcoin negli Stati Uniti si è rivelato un successo. Il prezzo del bitcoin si avvicina ai 100.000 dollari. E il consolidamento del settore è in corso. La prova con la piattaforma crypto olandese Finst che annuncia di aver completato un nuovo round di finanziamento da 70 milioni di euro e acquisito gli asset strategici del suo concorrente Anycoin Direct, attivo dal 2013 e che conta più di 500.000 utenti in diversi paesi d’Europa tra cui anche il Belgio verso Paesi Bassi, Germania e Austria.

Cresci velocemente

L’operazione è indicativa della significativa ondata di fusioni attualmente in corso nel settore. Ad esempio, il colosso californiano dei pagamenti Stripe ha appena acquistato Bridge, uno specialista dei pagamenti con monete stabili per più di un miliardo di dollari. Più vicino a casa, in Francia, la piattaforma di scambio Paymium ha messo le mani su uno dei suoi concorrenti Zebitex. Ecc.

In questo contesto segnato da una corsa alle dimensioni, l’operazione consentirà alla start-up creata dagli ex soci del broker online Degiro e con sede ad Amsterdam di crescere più rapidamente. “Questa prima acquisizione ci consentirà innanzitutto di ampliare notevolmente la nostra base di clienti, con la logica conseguenza di un aumento del volume delle transazioni e degli importi amministrati, e poi di lanciare le nostre attività in altri paesi europei prima del previsto”, indica Julien Vallet , CEO e co-fondatore di Finst, il quale specifica che tutti i clienti olandesi e belgi di Anycoin Direct potranno ora trasferire facilmente il proprio conto e il proprio patrimonio a Finst.

L’arrivo del MiCA

L’arrivo di MiCA non è estraneo all’operazione e all’ondata di consolidamento attualmente in corso. Pubblicato nel giugno 2003, il MiCA è infatti un regolamento che definisce un quadro specifico volto a regolamentare il settore dei cryptoasset (tutela degli investitori, monitoraggio delle transazioni, ecc.). Un quadro che cambia in modo significativo la situazione per i player crypto attivi in ​​Europa.

Con MiCA il settore entra infatti in un mondo molto più regolamentato. “Dal prossimo anno le piattaforme dovranno ottenere una licenza e saranno soggette al controllo delle autorità di regolamentazione. Si tratta di un cambiamento drastico e soprattutto molto rapido che implica costi operativi più elevati e quindi margini ridotti, al punto da spingere alcuni attori, come Anycoin, a fare affidamento su altri», aggiunge Julien Vallet.

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