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“Sono andata verso una luce”: Fabienne ha avuto un’esperienza di pre-morte, racconta quello che ha provato

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Fabienne Raoul, ingegnere di formazione, testimonia la sua esperienza di pre-morte e la sua guarigione che sfida la scienza. Il suo libro “Queste cure che sfidano la scienza” apre il dibattito sull’accordo tra corpo e mente nel processo di guarigione.

Nella sua opera “Queste guarigioni che sfidano la scienza”, Fabienne Raoul esplora i misteri delle guarigioni inspiegabili, un argomento che la tocca personalmente. Ingegnere di formazione, Fabienne Raoul ha sempre avuto una visione cartesiana del mondo. Ma un infarto nel 2004 ha cambiato la sua percezione della realtà. Racconta un’esperienza di pre-morte, che ha segnato una svolta nella sua vita. “Durante il mio infarto ho perso conoscenza e sono andato subito verso la luce, dove gli esseri mi aspettavano. Ero immerso in un amore estremamente potente”.confida. Un’esperienza spirituale che non aveva mai previsto e che l’ha aperta all’esistenza di una dimensione invisibile, ben oltre ciò che poteva concepire in precedenza.

Una dimensione oltre la scienza

Fabienne Raoul distingue l’idea di Dio, che considera un concetto troppo fisso, da quella che chiama “un’altra dimensione” della nostra realtà. “Sono profondamente convinto che esista qualcosa di molto più grande di noi, ma il nostro cervello percepisce solo una piccolissima parte di questa realtà”spiega. Questa percezione dell’invisibile, che lei descrive come una “dimensione superiore”, alimenta una riflessione sul rapporto tra il corpo e la mente, e in particolare sul modo in cui le emozioni influenzano la nostra salute fisica.

Nel suo libro, Fabienne Raoul mette in discussione l’impatto della psicologia e delle emozioni sulla guarigione fisica. Si riferisce in particolare alla medicina cinese, che valorizza l’armonia tra corpo e mente. “In Occidente abbiamo una visione molto materialistica della medicina, dove curiamo l’organo malato senza tenere conto della persona nel suo insieme”sottolinea. Questo approccio, secondo lei troppo riduttivo, non permette di cogliere l’impatto profondo delle emozioni sul corpo. Il legame tra stato mentale e malattia sembra ormai riconosciuto in alcune medicine tradizionali, ma rimane un ambito vago e poco esplorato nella medicina convenzionale.

L’effetto placebo: prova del potere della mente

Un altro concetto che affronta è l’effetto placebo, spesso relegato al rango di fenomeno aneddotico, ma che Fabienne Raoul considera un’illustrazione concreta del potere del pensiero sulla guarigione. “L’effetto placebo dimostra che la mente ha un’influenza reale sul corpo. Ciò dimostra chiaramente che la nostra psicologia può agire sulla nostra fisiologia”.dice. Ci invita quindi a non trascurare questa dimensione psicologica nel processo di guarigione.

La guarigione non è solo fisica

Oltre alle guarigioni fisiche, Fabienne Raoul evoca anche la guarigione spirituale, quella che otteniamo al momento della morte. “Alcuni miei testimoni hanno ritrovato la pace prima di partire, quasi miracolosamente, in uno stato di assoluta serenità”dice. Per lei la guarigione non si limita alla guarigione del corpo, ma può riguardare anche la pace interiore, che può essere raggiunta in ogni momento della vita.

L’autore spera che un giorno la medicina occidentale integri queste dimensioni spirituali ed emotive nella sua pratica. “Sogno di creare un database che elenchi i casi di guarigioni inspiegabili in modo da poterli studiare da un punto di vista trasversale”confida. Secondo lei, il futuro della medicina potrebbe poggiare sul dialogo tra scienze, psicologi e medicine tradizionali. Riunendo tutti questi approcci, sarebbe possibile comprendere meglio perché alcune cure sfuggono alla scienza attuale e perché altre, a volte inspiegabili, si verificano.

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