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Costa d’Oro/Saône-et-Loire: rafforzamento delle misure di lotta contro l’influenza aviaria

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La decisione di innalzare al massimo il livello di rischio epizootico sull’intero territorio si basa sulla forte e persistente dinamica di circolazione del virus nell’avifauna selvatica europea, in particolare quella migratoria, nei corridoi migratori che attraversano la Francia. Queste migrazioni sono già iniziate e si stanno intensificando e la circolazione del virus HPAI H5 in Europa è quindi anticipata rispetto allo scorso anno.

Un focolaio rilevato in Saône-et-Loire

Questa decisione fa seguito anche alla scoperta di due focolai domestici, uno nel Pas-de-Calais e l’altro‘altro in Saône-et-Loire a Epinacdel genotipo FR20, che testimonia l’arrivo in Francia di uccelli selvatici migratori infetti. Questo genotipo FR20 è quello identificato in Europa nell’avifauna, mentre FR9 è il genotipo riscontrato in Francia negli allevamenti e fino ad ora nell’avifauna autoctona come i gabbiani. A Saône-et-Loire, in Saône-et-Loire, il ritrovamento di due cadaveri di oche risale al 18 ottobre, in un’aia privata. Dalle analisi effettuate è emerso che questi cadaveri erano portatori della malattia. Per il momento non sono stati rinvenuti altri cadaveri malati nella zona circostante.

Perché proteggere altro pollame?

Il ricovero del pollame è giustificato per ridurre o eliminare l’interfaccia tra uccelli selvatici e uccelli domestici. Infatti, tutta la genotipizzazione dei ceppi isolati nei focolai di questa stagione corrisponde a genotipi regolarmente rilevati nell’avifauna selvatica. Questo rifugio è giustificato anche per le anatre vaccinate perché la vaccinazione non può sempre impedire l’introduzione del virus HPAI. La vaccinazione riduce l’escrezione e quindi limita la possibile diffusione tra allevamenti. Tutto questo è seguito da vicino la piattaforma di sorveglianza epidemiologica.

Cosa implica il passaggio al livello di rischio “alto”?

Il decreto del 31 ottobre 2024 (pubblicato l’8 novembre 2024 sulla Gazzetta Ufficiale) ha l’effetto di rafforzare le misure di prevenzione e biosicurezza per i settori dell’allevamento ma anche per i cacciatori. Passaggio al rischio “alto”. rafforza il sistema di tutela degli allevamenti avicoli e generalizza le misure di prevenzione su tutto il territorio. In Costa d’Oro e Saône-et-Loire, questa decisione porta all’attuazione immediata di misure rafforzate di prevenzione e biosicurezza:

– Chiusura o protezione mediante reti degli uccelli tenuti in stabilimenti con meno di 50 volatili o volatili in cattività (aia, parchi zoologici, ecc.);

– Ricovero del pollame e protezione dell’alimentazione e dell’abbeveraggio degli uccelli negli stabilimenti che ospitano più di 50 volatili;

– Equipaggiamento obbligatorio dei veicoli destinati al trasporto di mosche d’acqua di età superiore a tre giorni con teloni o equivalenti che impediscano qualsiasi perdita significativa di piume e piumino da parte di un camion pieno o vuoto;

– Divieto di assembramenti di pollame e volatili in cattività;

– Divieto di gare di colombi viaggiatori fino al 31 marzo 2025;

– Restrizioni al trasporto di uccelli da richiamo e divieto di rilascio di selvaggina da piuma della famiglia degli Anatidi.

Queste misure rafforzate integrano la campagna di vaccinazione obbligatoria lanciata in Francia dal 1° ottobre 2023 per gli allevamenti commerciali che allevano più di 250 anatre. La sorveglianza, la biosicurezza e la vaccinazione sono pilastri complementari della prevenzione dell’HPAI.

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