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Israel Katz giudica la potenza nucleare iraniana “più esposta che mai agli attacchi”

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Il nuovo ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha stabilito lunedì che l’Iran è “più esposto che mai agli attacchi contro i suoi impianti nucleari”.

“Abbiamo l’opportunità di raggiungere il nostro obiettivo più importante: contrastare ed eliminare la minaccia esistenziale per lo Stato di Israele”, ha scritto Katz in un messaggio sul social network X.

Riguardo al Libano, Katz ha dichiarato che “non ci sarà alcun cessate il fuoco e non ci sarà tregua [pour le Hezbollah] finché gli obiettivi della guerra non saranno raggiunti”.

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Per quanto riguarda la Striscia di Gaza, il nuovo Ministro della Difesa ha indicato che l’obiettivo più importante è la restituzione degli ostaggi. “Faremo di tutto per riportarli a casa e garantire la sconfitta di Hamas”, ha aggiunto.

Lunedì, parlando alla stampa internazionale a Gerusalemme, il ministro degli Esteri Gideon Saar ha affermato che “la questione di gran lunga più importante per il futuro di questa regione, per la sicurezza dello Stato di Israele, è impedire all’Iran di acquisire un’arma nucleare .

Aggiunge che questo tema è il principale argomento di discussione durante gli incontri tra il primo ministro israeliano e il neoeletto presidente americano.

Il Ministro degli Esteri Gideon Saar parla durante una cerimonia di consegna al Ministero degli Esteri a Gerusalemme, il 10 novembre 2024. (Menahem Kahana/AFP)

“Il presidente Trump ha chiarito durante la sua campagna elettorale che comprende molto bene i pericoli di questo progetto nucleare iraniano”, ha detto Saar. “Sono sicuro che possiamo lavorare insieme per stabilizzare la regione, per garantirne il futuro. »

Israele accusa da anni l’Iran di cercare di acquisire armi nucleari, cosa che la Repubblica islamica – i cui leader chiedono regolarmente la distruzione dello Stato ebraico – ha sempre negato.

Nel 2018 gli Stati Uniti, sotto la presidenza di Donald Trump, hanno denunciato l’accordo internazionale di Vienna concluso tre anni prima con l’obiettivo di limitare e controllare le ambizioni nucleari di Teheran.

In risposta, la Repubblica islamica ha aumentato la produzione di uranio arricchito a livelli mai raggiunti prima, e le sue scorte continuano ad aumentare, secondo i rapporti dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA), l’organismo di vigilanza delle Nazioni Unite sul nucleare.

Il 26 ottobre, gli aerei israeliani hanno lanciato un raid su obiettivi militari in Iran, in rappresaglia per una salva di circa 200 missili lanciati da Teheran contro Israele il 1° ottobre.

Prima di questi attacchi israeliani, diversi funzionari ed ex ministri israeliani avevano chiesto un attacco decisivo contro gli impianti nucleari iraniani, ma secondo le informazioni della stampa americana questa opzione è stata esclusa a seguito delle forti pressioni di Washington.

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