Lunedì 11 novembre 2024, il movimento islamista palestinese Hamas ha esortato i paesi arabi e musulmani ad attuare le dichiarazioni fatte lo stesso giorno durante il vertice di Riad e a costringere Israele a cessare la sua attività “assalto”.
“L’affermazione dei diritti nazionali del nostro popolo, il primo dei quali è la creazione di uno Stato palestinese indipendente con Gerusalemme come capitale, richiede sforzi immediati e soluzioni pratiche per forzare (Israele) a cessare l’aggressione e il genocidio contro il nostro popolo”scrive Hamas.
In precedenza, i leader dei paesi arabi e musulmani riuniti in Arabia Saudita avevano invitato Israele a ritirarsi completamente dai territori arabi occupati per raggiungere la pace. “globale” nel Medio Oriente.
“Una pace giusta e globale nella regione […] non può essere raggiunto senza porre fine all’occupazione israeliana di tutti i territori occupati” dal 1967 – quando Israele iniziò ad occupare la Cisgiordania, Gerusalemme Est e il Golan siriano – “e questo in conformità con le risoluzioni delle Nazioni Unite e con il piano di pace arabo del 2002”cita la dichiarazione finale del vertice.
Israele minaccia il nucleare iraniano
Il nuovo ministro della Difesa israeliano ha stabilito lunedì che l’Iran lo è “più esposto che mai agli attacchi contro i suoi impianti nucleari”.
“Abbiamo l’opportunità di raggiungere il nostro obiettivo più importante: contrastare ed eliminare la minaccia esistenziale allo Stato di Israele”scrive Israel Katz in un messaggio sul social network
Israele accusa da anni l’Iran di cercare di acquisire armi nucleari, cosa che la Repubblica islamica – i cui leader chiedono regolarmente la distruzione dello Stato ebraico – ha sempre negato.
Il 26 ottobre, gli aerei israeliani hanno lanciato un raid su obiettivi militari in Iran, in rappresaglia per una salva di circa 200 missili lanciati da Teheran contro Israele il 1° ottobre.
Prima di questi attacchi israeliani, diversi funzionari ed ex ministri israeliani avevano chiesto un attacco decisivo contro gli impianti nucleari iraniani, ma secondo le informazioni della stampa americana questa opzione è stata esclusa a seguito delle forti pressioni di Washington.
Gli Stati Uniti colpiscono obiettivi legati all’Iran in Siria
Lunedì le forze americane hanno effettuato attacchi contro nove obiettivi collegati a gruppi sostenuti dall’Iran in Siria in risposta agli attacchi contro le truppe di Washington nel paese, ha detto il Pentagono.
“Questi attacchi diminuiranno la capacità dei gruppi sostenuti dall’Iran di pianificare e lanciare attacchi contro gli Stati Uniti e le forze della coalizione”.ha affermato il Pentagono, riferendosi alla coalizione internazionale contro il gruppo jihadista Stato islamico (IS) schierato in Siria.
Il Pentagono non ha specificato quali gruppi siano stati presi di mira né ha riferito delle vittime.
Ma secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani gli attacchi hanno ucciso quattro membri di gruppi legati all’Iran.
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