L’arbitraggio belga commette sicuramente un grosso errore ogni fine settimana o giù di lì. Questa volta è stato a Mambourg.
Grande spavento al Mambourg dopo tre minuti di gioco: contrasto brutale di Yacine Titraoui abbiamo lasciato a terra Dogucan Haspolat, e ci siamo detti che Charleroi avrebbe iniziato malissimo la loro riunione. Ma né l’arbitro né il VAR lo hanno visto come un cartellino rosso.
Una decisione presa forse perché la fase è arrivata molto presto nel match, ma quando l’intensità è così alta questo non deve essere un criterio. E questo è ciò che ha confermato lunedì Jonathan Lardot, capo del dipartimento arbitrale dell’Unione belga.
Nel corso del consueto Under Review di lunedì, Lardot assicura che il reparto arbitrale si aspettava un cartellino rosso in questa fase. “Mi sarebbe piaciuto vedere un cartellino rosso. Il contatto avviene sopra il piede, piuttosto sulla caviglia, le immagini lo mostrano bene”.
“Ci aspettavamo comunque un intervento del VAR. Ci sono tutti i dati per dare un cartellino rosso in questa fase”, continua Jonathan Lardot, che conferma quindi un evidente errore arbitrale. E il fatto che la fase arrivi dopo soli 3 minuti in realtà non è un argomento.
“Assolutamente no, anche se accadesse dopo 30 secondi di gioco, nel primo o nell’ultimo minuto, questo tipo di contrasto va punito con un cartellino rosso”, conclude deciso Lardot. Un’espulsione che avrebbe cambiato molte cose…
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