Sul suo sito web, il fotografo ha soprannominato questo progetto “sole nero”. È facile capire il motivo di questo nome: sature di una miriade di punti neri, le foto rappresentano un cielo striato di forme accattivanti, che adornano con eleganza il paesaggio.
Articolo originariamente pubblicato nel dicembre 2023
Gli evidenti paradossi dei mormorii
È soprattutto la nostalgia a guidare i passi del fotografo verso le terre della sua infanzia, nel sud della Danimarca. Lì, un milione di storni si radunano in primavera e autunno, prima di migrare. “Gli innumerevoli uccelli si riuniscono in grandi mormorii prima di stabilirsi collettivamente tra le canne al calare della notte”spiega Søren Solkær. Congelando queste nuvole in movimento, il fotografo dona un sapore di eternità agli effimeri raggruppamenti di storni.
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È in questa stagione che gli storni si cimentano in questo fenomeno ipnotizzante, che al fotografo danese ricorda entrambi”calligrafie”, disegni a pennello nero e un’estetica quasi geometrica, con forme che sembrano rispondere a leggi matematiche “scritto all’orizzonte”. Un balletto brulicante di vita per lottare contro la morte, il paradosso è quindi presente nel contenuto e nella forma: “Dalla geometria all’organico, dal solido al fluido, dalla materia all’etereo, dalla realtà al sogno”.
Stormi di uccelli, un fenomeno estetico, onirico e atletico
Lo storno è un uccello particolarmente socievole. Vive in gruppi per gran parte dell’anno, ad eccezione del periodo riproduttivo. Il motivo di questi raggruppamenti? L’istinto di sopravvivenza. Si tratta infatti di una strategia di difesa contro potenziali predatori: rapaci come poiane, falchi, ecc. spezzando la nube di armonia e coesione, attacchi aerei seminano violenza e caos all’interno degli sciami onirici.
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I ricercatori dell’Università di Roma La Sapienza hanno dimostrato due tipi di reazioni comportamentali tra gli storni: attrazione e allineamento, da qui i loro movimenti rapidi e coerenti. Non esiste un leader, la dimensione o la forma dello sciame non ha alcun impatto. Ogni storno reagisce al comportamento dei suoi sette vicini più vicini, producendo un effetto a catena attraverso la massa. Queste nuvole renderebbero quindi più semplice la raccolta delle informazioni, trasmesse e ritrasmesse dal gruppo.
È prevista per il 26 dicembre l’uscita di “Starling” di Søren Solkær (starling in inglese), una raccolta di fotografie dedicata ai mormorii, la seconda dopo Black Sun. Le immagini di Solkær sono esposte anche al National Nordic Museum di Seattle fino al 10 marzo 2024.
Fonti: Escapade aux oiseaux, Søren Solkær, Live Science
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