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Israele ritiene che la creazione di uno Stato palestinese non sia una “posizione realistica”

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“In una parola? NO. » Così ha risposto il ministro degli Esteri israeliano alla creazione di uno Stato palestinese. Volere creare uno Stato palestinese non è “oggi” un progetto “realistico”, ha detto lunedì Gideon Saar durante una conferenza stampa a Gerusalemme.

È stato interrogato sulla prospettiva di un rilancio dei cosiddetti Accordi di Abraham con l’elezione di Donald Trump a presidente degli Stati Uniti e sulla possibilità di normalizzare le relazioni tra Israele e Arabia Saudita, in cambio della creazione di uno Stato palestinese. Questi accordi, promossi da Donald Trump durante il suo primo mandato, hanno consentito la normalizzazione tra Israele e diversi paesi arabi, ovvero Bahrein, Emirati Arabi Uniti e Marocco.

“Uno stato di Hamas”

“Uno Stato palestinese […] sarà uno Stato di Hamas”, ha giudicato Gideon Saar. Il ministro israeliano ha formulato queste osservazioni in occasione del vertice straordinario che si apre lunedì a Riad tra i membri della Lega araba, un’organizzazione panaraba che riunisce 22 paesi, e dell’Organizzazione per la cooperazione islamica (OIC), un’organizzazione panislamica che riunisce più di 50 stati musulmani.

Secondo l’agenzia ufficiale saudita SPA, i partecipanti discuteranno della “continua aggressione israeliana nei territori palestinesi e in Libano”, mentre Riyadh invoca una nuova “alleanza internazionale” volta a favorire la creazione di uno Stato palestinese indipendente e sovrano.

Un ritiro che “ha compromesso la nostra sicurezza”

Di fronte alla stampa, Gideon Saar ha fatto riferimento al processo di pace di Oslo, iniziato negli anni ’90, contro il quale hanno combattuto l’attuale primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il movimento islamista palestinese Hamas, il cui sanguinoso attacco contro Israele il 7 ottobre 2023 ha dato il via all’attuale guerra.

Questo processo e il ritiro unilaterale israeliano dalla Striscia di Gaza nel 2005 “non solo […] non hanno portato la pace, ma, come abbiamo visto, hanno compromesso la nostra sicurezza”, ha affermato il ministro. Hamas ha preso il potere a Gaza nel 2007, dopo il ritiro israeliano, e “non vogliamo che ciò accada in Giudea e Samaria” [le nom que les Israéliens donnent à la Cisjordanie, occupée illégalement par Israël depuis 1967]ha aggiunto.

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