Giovedì scorso, le forze di sicurezza israeliane sono entrate senza autorizzazione a Eléona, una tenuta nazionale francese a Gerusalemme Est, a margine di un viaggio del ministro Jean-Noël Barrot.
L’ambasciatore israeliano in Francia, Joshua Zarak, è convocato martedì 12 novembre al Ministero degli Affari Esteri, indica il Quai d’Orsay a Figaroconfermando le informazioni da BFMTV. Dovrà farlo “fornire spiegazioni e discutere i possibili risultati” dell’incidente diplomatico avvenuto giovedì scorso a Gerusalemme. A margine di un viaggio del ministro degli Esteri Jean-Noël Barrot, le forze di sicurezza israeliane sono entrate armate e senza autorizzazione a Eléona, una tenuta nazionale francese a Gerusalemme Est situata sul Monte degli Ulivi.
Sono stati arrestati e poi rilasciati dalla polizia israeliana anche due gendarmi francesi, nonostante si trattasse di agenti con status diplomatico. Questi fatti “non sono accettabili”ha indicato giovedì il ministro. “La Francia li condanna con tanto più vigore in quanto intervengono in un contesto in cui sta facendo tutto il possibile per ridurre la violenza nella regione”ricorda il Quai d’Orsay.
Poco dopo gli eventi, la diplomazia israeliana ha assicurato che c’erano stati problemi di sicurezza “chiarito” in anticipo presso l’Ambasciata francese a Tel Aviv. Era prevista la presenza del personale di sicurezza israeliano “obiettivo di garantire (la) sicurezza” di Jean-Noël Barrot, ha precisato il Ministero degli Affari Esteri israeliano in un comunicato stampa.
Reazioni politiche indignate
La presidente dell’Assemblea nazionale, Yaël Braun-Pivet, “fermamente” venerdì ha condannato l’incidente diplomatico e una sessantina di deputati hanno chiesto anche la revoca di Emmanuel Macron “immediatamente l’ambasciatore francese in Israele in Francia per consultazione”. “Un incidente estremamente grave è avvenuto ieri all’Eléona, una tenuta nazionale francese a Gerusalemme. Lo condanno fermamente, tanto più che la Francia lavora per raggiungere la pacificazione nella regione. Volevo esprimere la mia indignazione alla mia controparte israeliana”il presidente della Knesset Amir Ohana, ha scritto della X Braun-Pivet.
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Poco più tardi, una sessantina di deputati hanno firmato un comunicato stampa congiunto in cui prendono atto “atto” della decisione del Ministro degli Affari Esteri Jean-Noël Barrot a “convocare l’ambasciatore israeliano in Francia”auspicando che tale convocazione abbia luogo “senza indugio”. Lo hanno chiesto anche al presidente della Repubblica Emmanuel Macron “richiamare immediatamente l’ambasciatore francese in Israele in Francia per consultazione”.
Hanno inoltre chiesto a Yaël Braun-Pivet di rivolgersi alla Knesset, a nome dell’Assemblea, il “proteste indignate” I parlamentari chiedono ai parlamentari israeliani di farlo “condannare le gravi azioni del loro governo”. Tra i firmatari, gran parte delle personalità del Nuovo Fronte Popolare, a cui si aggiungono Lionel Causse e Éléonore Caroit (Insieme per la Repubblica), Laëtitia Saint-Paul (Orizzonti), Richard Ramos (MoDem), Harold Huwart (Liot) e l’ex -Rinascimento Stella Dupont e Sacha Houlié.
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