Dopo Venezia, tocca a uno dei siti più antichi d’Italia tutelarsi dall’overtourism. Il sito archeologico di Pompei, città sepolta nel 79 dall’eruzione del Vesuvio, limiterà ora il numero di visitatori giornalieri a 20.000 persone, secondo le nuove disposizioni annunciate venerdì 8 novembre.
La decisione è stata presa “dopo un’estate record che ha visto afflussi senza precedenti di oltre 4 milioni di visitatori, e picchi di oltre 36.000 visitatori per una delle prime domeniche del mese con ingresso gratuito”, spiegano gli operatori incaricati della tutela dell’antico città. Si tratta di un incremento del 33,6% rispetto all’estate 2023, con una media giornaliera di 11.200 persone, precisa il quotidiano Il Sole 24 Ore.
Tale limite entrerà in vigore dal 15 novembre, precisa il sito ufficiale della sede, e sarà accompagnato dall’introduzione di biglietti nominativi. Nel periodo estivo, quando il numero dei turisti presenti aumenta notevolmente, sarà necessario riservare fasce orarie di visita per gestire il flusso dei visitatori. In totale, dalle 9 alle 12 saranno disponibili un massimo di 15.000 posti, poi 5.000 nel pomeriggio, dalle 12 alle 17.30, dal 1° aprile al 31 ottobre.
“Stiamo lavorando a una serie di progetti per alleviare la pressione sul sito, che può rappresentare un rischio sia per le persone, ad esempio in caso di terremoto, sia per il patrimonio, che è così unico e fragile”, ha affermato .ha spiegato il direttore del parco archeologico, Gabriel Zuchtriegel.
“Puntiamo a un turismo più lento, sostenibile, piacevole, non di massa, e soprattutto diffuso su tutto il territorio del sito Unesco, ricco di tesori culturali da scoprire. Rientrano in questa strategia le misure di gestione dei flussi e della sicurezza nonché l’implementazione di biglietti nominativi. (…) In questa fase di lancio osserveremo attentamente la situazione e continueremo il dialogo con tutte le parti interessate al fine di adeguare le misure, se necessario”, ha ulteriormente chiarito.
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