Questo giovedì 7 novembre 2024, l’AFP ha annunciato che due gendarmi francesi sono stati arrestati da agenti di polizia israeliani a Éléona, nel territorio gestito dalla Francia a Gerusalemme est. Secondo le prime informazioni, i gendarmi francesi avrebbero rifiutato l’accesso agli agenti di polizia israeliani prima dell’arrivo del ministro dell’Europa e degli Affari esteri, Jean-Nöel Barrot.
Il ministro Jean-Noël Barrot ha denunciato una “situazione inaccettabile” e si è rifiutato di entrare nel luogo di pellegrinaggio di Eléona in presenza degli agenti di polizia israeliani. Questo sito, chiamato anche Chiesa del Pater Noster, fu donato alla Francia nel 1868 dalla principessa Heloïse de la Tour d’Auvergne, che vi fece costruire un monastero.
Dopo questo incidente diplomatico, la Francia convocherà l’ambasciatore israeliano in Francia, ha annunciato l’AFP.
Altri tre territori francesi
Ma l’Eléona non è l’unico locale a gestione francese nella città santa. Troviamo anche la Tomba dei Re, scavata da archeologi francesi a partire dal 1863 e acquistata dai fratelli Pereire, banchieri, nel 1871. La donarono allo Stato francese nel 1886 “per preservarla alla scienza e alla venerazione dei fedeli figli d’Israele”. .
Il monastero di Abu Gosh fu donato alla Francia nel 1873 dal sultano Abdulaziz, per compensare la perdita della chiesa di San Giorgio di Lod, donata ai greci ortodossi due anni prima.
E infine la chiesa di Sainte-Anne, il primo possedimento francese, offerta all’imperatore Napoleone III da Abdulmecid I nel 1856 in segno di gratitudine per l’intervento francese durante la guerra di Crimea appena conclusa. Questi possedimenti francesi furono consolidati da accordi internazionali nel corso del XX secolo.
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Possedimenti che accumulano tensioni
L’episodio dell’arresto dei gendarmi francesi a Eléona questo giovedì 7 novembre 2024 non è un evento senza precedenti. Questi luoghi santi si trovano a Gerusalemme Est, la parte della città che non è sotto la sovranità israeliana ma giordana.
Pertanto, la presenza delle forze di sicurezza israeliane in questi luoghi ha suscitato numerose controversie negli ultimi decenni. “Vuoi che torni sul mio aereo?” : ricordiamo il leggendario spargimento di sangue di Jacques Chirac nel 1996 davanti alla chiesa di Sainte-Anne, quando la presenza di un numeroso servizio di sicurezza israeliano gli impedì di salutare i palestinesi che gli tendevano la mano.
Ventiquattro anni dopo, è stato durante la visita di Emmanuel Macron, nello stesso luogo e essenzialmente per le stesse ragioni, che si è verificato un alterco che ha provocato l’ira del presidente francese, come ricorda Le Parisien.
La Tomba dei Re cristallizza anche altre tensioni tra Francia e Israele. Chiusa ai visitatori dall’inizio degli anni 2000, la sede ha riaperto nel 2019 e i visitatori devono registrarsi presso il consolato francese e pagare il biglietto. Una situazione vissuta duramente da alcuni ebrei ortodossi, per i quali è luogo di culto. Secondo Le Parisien, anche un’associazione legata al Gran Rabbinato israeliano contesterebbe l’acquisizione francese di questo luogo santo.
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