Il minuzioso lavoro iniziato tre anni fa dal Comune di Saumur per contrastare l'invasione della Tapinoma Magnum, una specie di formica originaria del bacino del Mediterraneo, sembra dare i suoi frutti. Attualmente il fenomeno è contenuto nei settori già colpiti nel distretto di Chemin-Vert. Gli scienziati ci hanno detto che non eliminerete il problema, cercherete di contenerlo
ha ricordato Loïc Bidault, incaricato del controllo della questione nella Città dal 2020.
Rinnovati aiuti ai privati
I trattamenti degli spazi pubblici – abbinati ad aiuti economici per le persone interessate (75 euro all'anno per coinvolgere una ditta specializzata) – hanno dato alcuni risultati. Rimaniamo molto umili su questo argomento. Gli interventi effettuati sembrano aver contenuto delle cose, abbiamo un po' meno formiche ma è dovuto all'efficacia dei trattamenti oppure è dovuto a quest'anno in cui c'è più acqua
ha aggiunto con cautela il sindaco Jackie Goulet.
Il Comune ha comunque rinnovato per altri tre anni il protocollo di aiuti ai privati. Siamo stati pionieri nel 2021, oggi non lo siamo più affatto
ha chiarito Loïc Bidault, presentando una mappa della Francia occidentale dove Tapinoma Magnum ha scavato il suo solco. Il fenomeno delle specie invasive sarà sempre più importante, posso raccontarvi di altre che arriveranno
avverte l'eletto che viene contattato dalle città di Lione, Grenoble, Ancenis, Tours o dalla metropoli di Nantes, a loro volta colpite. Siamo un po’ un riferimento a livello nazionale
scivola anche se i Saumurois ne avrebbero fatto a meno.
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