Mercoledì 6 novembre 2024, il principale sospettato dell’omicidio di Philippine, un’adolescente trovata morta nel Bois de Boulogne lo scorso settembre, è stato incriminato per stupro e omicidio ripetuto. L’uomo di 22 anni, accusato anche di furto e frode, rischia l’ergastolo.
Il 20 settembre Philippine, una studentessa di 19 anni, è stata trovata morta sepolta nel Bois de Boulogne, a Parigi. Quattro giorni dopo, Taha O., un uomo di 22 anni, è stato arrestato alla stazione centrale di Ginevra, mentre i nostri colleghi di Informazioni sulla Francia. Principale sospettato dell’omicidio di Philippine, rifiuta la richiesta di estradizione presentata dalla Francia il 9 ottobre. Decisione che il giovane marocchino ha finalmente revocato, il 29 ottobre 2024, su consiglio del suo avvocato.
“Poteva durare ancora un momento, diversi mesi, con i ricorsi. Accettare l’estradizione in questa fase significa accettare di portare avanti la procedura che verrà portata avanti in Francia”.ha confidato Me Florence Yersin ai nostri colleghi. Questo mercoledì, 6 novembre 2024, pochi giorni dopo la sua estradizione in Francia, Taha O. è stato incriminato per “omicidio preceduto, accompagnato o seguito da altro delitto per recidiva e stupro per recidiva”come confermato dalla Procura di Parigi ai nostri colleghi di BFMTV.
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Morte di Philippine: un profilo noto alla giustizia
L’uomo è sospettato di aver violentato e ucciso la studentessa parigina trovata morta nel Bois de Boulogne lo scorso settembre. Un profilo già noto ai giudici che è stato posto in custodia cautelare, sempre secondo informazioni di BFMTV. Taha O. è accusato anche di furti e frodi ripetuti, presumibilmente avvenuti a Montreuil. A causa delle varie accuse mosse contro di lui, Taha O. rischia l’ergastolo.
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Nel corso dell’interrogatorio svoltosi in prima apparizione, il 22enne è rimasto in silenzio davanti al giudice delle libertà e della detenzione. “Il principale sospettato indossava una tuta da jogging nera e ha trascorso gran parte dell’udienza con gli occhi bassi, tranne che per osservare i giornalisti entrare nella stanza”, possiamo leggere nelle colonne dei nostri colleghi presenti durante l’interrogatorio.
Morte di Philippine: il sospettato già condannato per stupro
Nel 2019, qualche tempo dopo il suo arrivo in territorio francese, Taha O. è stato condannato per stupro dalla giustizia francese. Ha poi ricevuto sette anni di prigione ma alla fine ne ha scontati solo cinque.
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Il 3 settembre, un giudice della libertà e della detenzione ha allontanato il giovane dal centro di detenzione dove era rinchiuso. Un rilascio che comporta una prenotazione e gli arresti domiciliari in un albergo dell’Yonne. Ma il principale sospettato dell’omicidio di Philippine non si è mai fatto vivo.
Giornalista appassionato di questioni sociali e attualità, Hugo mette la sua penna al servizio dell’informazione. Interessato a tutti i temi, dall’impatto dell’intelligenza artificiale su…
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