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Editoriale La Repubblica della Senna e della Marna
Pubblicato il
6 novembre 2024 alle 6:00
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Nei corridoi dell'ospedale di Fontainebleau (Senna e Marna), Flora Marteau non passa mai inosservato. Con il suo custodia per il trucco e il suo sorriso gentile, è diventata, in tre anni, una vera figura di conforto e benessere per molti pazienti.
Flora Marteau, socioestetista dell'ospedale di Fontainebleau
A 45 anni, questa socio-estetista si distingue per il suo impegno a favore dei malati. Il suo obiettivo? Ridona benessere a chi ogni giorno lotta contro la malattia. Flora Marteau non ha sempre lavorato in ambito ospedaliero. Ex agente immobiliare, è stato dopo aver accompagnato una persona cara in ospedale che si è resa conto di quanto sia essenziale il bisogno di umanità in questi luoghi di cura.
“Il personale infermieristico spesso non ha tempo per parlare con i pazienti e alcuni sono piuttosto timidi con le loro famiglie”, spiega. Offro un supporto diverso, attraverso la valorizzazione della bellezza, ma anche un ascolto attento.”
L'importanza del benessere
Questa esperienza l'ha scioccata e l'ha spinta a riqualificarsi. Dopo una valutazione delle competenze, ha deciso di seguire un CAP in estetica, per poi conseguire il Diploma Universitario in Socioestetica alla Sorbona, una formazione rara e impegnativa.
“È una vocazione che è nata in modo naturale”, confida. Volevo offrire il mio tempo e la mia esperienza per aiutare i pazienti a sentirsi meglio, anche nel mezzo della malattia. »
Oggi Flora Marteau opera in tre diversi reparti: cure palliative, day Hospital e oncologia. Il suo ruolo va ben oltre la semplice bellezza. I suoi trattamenti, a base di dermocosmetici e prodotti appositamente formulati per le pelli fragili, hanno un vero impatto psicologico.
Una boccata d'aria
“Spero di portare loro benessere”, proclama. A volte sono l'unico visitatore della giornata per alcuni pazienti, per me è importante offrire loro questo momento di dolcezza. » Attraverso il trucco, l'applicazione di vernici a base di silicone o trattamenti per il viso, aiuta i pazienti a recuperare il proprio corpo. Un trattamento che sembra leggero, ma ha un effetto profondo sulla loro autostima.
“È una vera boccata d’aria fresca”, conferma uno dei suoi pazienti. Qui la chiamiamo la Mary Poppins della bellezza. » La socioestetica, professione ancora poco conosciuta, rappresenta tuttavia un valido aiuto per le persone ricoverate. «Spesso mancano i budget per questo tipo di servizi, per questo la nostra presenza è ancora rara negli ospedali», spiega Flora.
Le socioestetiste infatti sono pagate dalle strutture ospedaliere e non dai pazienti stessi. A Fontainebleau Flora inizialmente lavorava solo quattro ore settimanali. Oggi ne compie otto e il bisogno cresce. “Amo l’ospedale e amo la dimensione collettiva di questo lavoro. Infermieri, operatori sanitari e medici svolgono tutti un ruolo nella cura generale del paziente. È un vero lavoro di squadra”, sottolinea.
La socioestetista non si limita ad abbellire, ascolta, conforta, ridà fiducia. “I miei trattamenti permettono di creare un legame e di far dimenticare, anche per un attimo, la malattia”, conclude. È un lavoro del cuore. Ogni sorriso strappato ad un paziente è una vittoria contro la malattia. »
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