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Morte di Nicolas a Saint-Péray: il deputato del Nord-Ardèche Vincent Trébuchet chiede al governo

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L'omicidio di Nicolas, 22 annidavanti alla discoteca Le Seven a Saint-Péray la notte di Halloween, è stato oggetto di interrogazioni al governo questo martedì 5 novembre all'Assemblea nazionale. Lo è in particolare il deputato ciottista dell'Ardèche Vincent Trébuchet che ha parlato all'inizio della sessione. L'eletto del Nord Ardèche ha ricordato le circostanze della morte di Nicolas.

“Bisogna essere ciechi per non vedere che l'arma che ha ucciso Nicolas proveniva dal traffico di droga che sta prendendo il potere che la Repubblica ha lasciato vacante” disse Vincent Trébuchet. E per continuare: “bisogna essere ciechi per negare la responsabilità dell'immigrazione di massa quando il principale sospettato dell'omicidio di Nicolas è uno straniero”non esitando a dare il suo nome e cognome.

Ha parlato anche con Nicolas Daragon: “Dal 2014, cosa ha fatto come sindaco di Valencia, diventata il fulcro del narcotraffico della regione?” Vincent Trébuchet ricorda che le proposte della RN sono state respinte e menziona anche le altre vittime della violenza del fine settimana di Halloween. Infine si rivolse al ministro dell’Interno: “Signor Retailleau, non ha senso parlare di messicanizzazione della Francia quando indeboliamo lo Stato sovrano. Parole, sempre parole”.

La risposta del ministro dell'Interno : “non abbiamo il diritto di fare polemica in questi casi Un uomo è morto”. Per Bruno Retailleau, “Per me questa non è una notizia, quando i fatti si ripetono diventano fatti sociali e come tali dobbiamo interpretarli”ricordando a sua volta la morte di Thomas Perotto avvenuta un anno fa a Crépol. E per rispondere a Vincent Trébuchet: “nessun territorio è ormai preservato (…), non dubitate per un solo secondo della nostra determinazione nella lotta contro il banditismo della droga”.

Bruno Retailleau ha elogiato il lavoro degli investigatori, dopo l'arresto di due sospettati questo lunedì. Il Ministro degli Interni ha inoltre spiegato di aver parlato al telefono con la madre di Nicolas, cosa che ha descritto come “dignità impressionante nella sua sofferenza, nel suo dolore”. “Gli ho assicurato la solidarietà del governo e gli ho detto che eravamo disponibili in caso di necessità” ha continuato.

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