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Cac 40: Alla vigilia delle elezioni presidenziali americane, un pizzico di ansia colpisce il CAC 40 che finisce in calo

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(BFM Bourse) – L'indice parigino ha chiuso questo lunedì sera in ribasso, sotto i 7.400 punti. La cautela ha caratterizzato le contrattazioni della giornata all'inizio di una settimana che sarà segnata principalmente dalle elezioni presidenziali americane e dalla riunione della Federal Reserve americana.

Il tentativo di rimbalzo della Borsa di Parigi avrà fatto scalpore. Il CAC 40 inizia la settimana in tono negativo e chiude in ribasso dello 0,50% a 7.371,71 punti.

Gli investitori camminano sulle uova prima delle elezioni presidenziali che si terranno martedì negli Stati Uniti. “Le elezioni americane saranno al centro delle preoccupazioni dei mercati. Vorrebbero un risultato chiaro per posizionarsi chiaramente, ma l'incertezza domina in queste elezioni che si preannunciano vicine. Anche le preoccupazioni di bilancio dovrebbero persistere, qualunque sia il vincitore”, afferma César Perez Ruiz, Responsabile Investimenti di Pictet Wealth Management.

Un voto molto indeciso

Per ora, nei sondaggi, i due candidati Donald Trump e Kamala Harris sono testa a testa. Secondo le proiezioni del sito Fivethirtyeight, che aggrega i principali sondaggi effettuati al di là dell'Atlantico, le intenzioni di voto a livello nazionale sono, questo lunedì, del 48% per Kamala Harris contro il 46,9% per Donald Trump.

Sul mercato obbligazionario, la prospettiva di una vittoria del candidato democratico ha spinto al ribasso il rendimento dei titoli di Stato americani a 10 anni al 4,305% rispetto al 4,38% di venerdì sera.

L'altro importante incontro di mercato si svolgerà (eccezionalmente) giovedì. La Federal Reserve americana emetterà il verdetto della riunione di politica monetaria di due giorni.

“Le elezioni del 5 novembre non dovrebbero influenzare la prossima decisione della Fed (soprattutto perché il risultato potrebbe non essere conosciuto ufficialmente). Un taglio di 25 punti base (0,25 punti percentuali) è quasi certo”, commentano gli economisti di Oddo BHF.

In attesa di questi due grandi eventi, le notizie societarie aumentano con Essilorluxottica che finisce in vetta al CAC 40 (+3%) mentre BFM Business riferisce che, citando fonti vicine, Meta potrebbe guadagnare il 4% del franco-italiano gruppo ottico. Essilorluxottica aveva precedentemente confermato che la società madre di Facebook intendeva assumere una quota di minoranza nel suo capitale.

Kering guadagna l'1,3% beneficiando di una lettura favorevole delle speculazioni riguardanti un interesse del gruppo italiano Moncler per l'inglese Burberry.

Dall'altro lato dello spettro, la STMicroelectronics è scesa del 3% mentre Morgan Stanley è passata da “ponderazione in linea” a “sottopeso” sul titolo. La banca americana giustifica la sua decisione con “venti sfavorevoli” nel settore automobilistico.

Schneider Electric perde il 2,3% dopo aver annunciato la partenza del suo CEO, Peter Herweck, in mezzo ai disaccordi sull'attuazione della strategia aziendale.

Sugli altri mercati l'euro ha guadagnato lo 0,1% rispetto al dollaro a 1,0988 dollari. Il dollaro resta sotto pressione a causa degli ultimi sondaggi sulle elezioni presidenziali americane, più favorevoli a Kamala Harris. Una vittoria di Donald Trump viene percepita come più inflazionistica, più favorevole all’aumento dei rendimenti obbligazionari, e di conseguenza al dollaro.

Il petrolio cresce grazie all’OPEC+, un cartello che riunisce i paesi membri dell’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (OPEC) e i loro alleati. L’OPEC+ ha annunciato domenica l’estensione dei tagli alla produzione di oro nero di un mese.

A seguito di questi annunci, il contratto di gennaio sul Brent del Mare del Nord è avanzato del 2,3% a 74,81 dollari al barile mentre quello di dicembre sul WTI quotato a New York è avanzato del 2,5% a 71,21 dollari al barile.

Sabrina Sadgui – ©2024 BFM Borsa

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