Domenica sera il tribunale di Rishon LeZion ha autorizzato la pubblicazione dell'identità del principale sospettato in caso di fuga di documenti riservati: Eli Feldstein, ex collaboratore dell'ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu.
Secondo le informazioni ora autorizzate alla pubblicazione, l'indagine è stata avviata dopo che lo Shin Bet e l'IDF hanno identificato “sospetti significativi” riguardo alla divulgazione di informazioni riservate e sensibili estratte dai sistemi militari israeliani. Le autorità temevano in particolare che queste fughe di notizie potessero “compromettere seriamente la sicurezza nazionale e mettere in pericolo le fonti di intelligence”.
Il giudice ha osservato che queste rivelazioni “avrebbero potuto compromettere la capacità dei servizi di sicurezza di raggiungere il loro obiettivo relativo alla liberazione degli ostaggi, come parte degli obiettivi di guerra”.
L'indagine, condotta congiuntamente dallo Shin Bet, dall'IDF e dalla polizia israeliana, ha portato all'arresto di quattro sospetti, tra cui alcuni appartenenti alle forze di sicurezza. La corte ha chiarito che “l'indagine, che prosegue in conformità con la legge e sotto controllo giudiziario, è in corso” e che “qualsiasi ulteriore pubblicazione riguardante l'indagine potrebbe danneggiare l'indagine, i suoi obiettivi e la sicurezza nazionale”.
Nella sua decisione di revocare parzialmente il divieto di pubblicazione, il giudice ha affermato: “Dopo aver esaminato gli elementi dell'indagine e il suo andamento, sono convinto che si tratti di un'indagine obiettiva e altamente professionale che deve essere portata a termine”. Ha aggiunto che la situazione sarà rivalutata regolarmente dal tribunale.
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