L'origine dell'inscatolamento? Un barattolo di vetro. Siamo alla fine del XVIII secolo, in Francia, e Nicolas Appert ha appena messo a punto un metodo per conservare le verdure, sterilizzando i contenitori di vetro mediante un bagno in acqua a oltre 100 gradi. È nato Canning. Diffuse la sua tecnica nel 1810. Lo stesso anno, un altro francese, Pierre Durand, emigrato in Inghilterra, depositò un brevetto per un procedimento simile con scatole di metallo. Era l’inizio di una rivoluzione industriale che sarebbe diventata, dopo le due guerre mondiali, un indicatore della società dei consumi delle società occidentali.
Se il vetro è il primogenito, nel corso dei decenni è stato ampiamente superato dalla sorella minore. Oggi, secondo i dati NielsenIQ, l'88% delle verdure in scatola vendute si trova in imballaggi di metallo. E la differenza si accentua su un anno con un calo delle vendite dello 0,8% per i primi e del 2% per i vasetti. Una dinamica che può essere spiegata dal prezzo in un contesto di elevata inflazione. In media al chilo la verdura racchiusa in confezioni di vetro costa il doppio (5,87 euro contro 2,31 euro). Individualmente la differenza è meno significativa ma comunque: 1 euro separa il prezzo medio di una lattina di metallo da quello di un barattolo di vetro.
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