Al momento non è stata identificata alcuna vittima francese Devastanti inondazioni che hanno colpito la regione spagnola di Valenciama gli espatriati francesi restano irraggiungibili, dice questo sabato su franceinfo Stéphane Vojettadeputato dei francesi stabiliti fuori della Francia, la cui circoscrizione elettorale copre la Spagna. Almeno secondo un bilancio ancora provvisorio fornito sabato mattina dal primo ministro spagnolo Pedro Sánchez 211 vittimedi cui 204 nella regione di Valencia, e ne mancano ancora molti.
E “4.000 francesi sono ufficialmente registrati come residenti permanenti a Valence nei registri consolari“, il deputato dell'Ensemble pour la République assicura che “probabilmente è il doppio in realtà“, e che va aggiunto anche”Francesi di passaggio“. Stéphane Vojetta spiega anche che le regioni più colpite sono il sud di Valencia “sono piuttosto popolari“dove il”Gli espatriati francesi non sono destinati a risiedere“. “Tuttavia, nella zona dell'epicentro, come Torrent o Paiporta, ci sono alcune centinaia di francesi registrati con un domicilio permanente“, aggiunge.
Precisa che le équipe consolari stanno lavorando duro per”contatto“Residenti francesi a Valencia.”Alcune decine“siamo riusciti a rispondere al telefono, ma”le telecomunicazioni sono così degradate che è molto difficile raggiungerle“la maggior parte degli espatriati. Il deputato EPR ritiene quindi che”tutto ciò che possiamo fare è aspettare [des nouvelles des] autorità spagnole“, anche se lo riconosce”Sono tempi dolorosi per l’intera comunità”..
Proseguono le ricerche dei corpi con i rinforzi
Lo ha annunciato sabato anche il primo ministro spagnolo Pedro Sánchez l’invio di 5.000 soldati “nelle prossime ore” e di altri 5.000 tra poliziotti e gendarmi per aiutare i residenti. Il presidente della Regione Valenciana, Carlos Mazón, ha assicurato venerdì sera che non esiste ancora nessuna cifra ufficiale per i dispersi. “Sarebbe imprudente fornire una cifra“, ha confermato il ministro degli Interni Fernando Grande-Marlaska al canale televisivo Antena 3. Tuttavia, “è probabile, date le circostanze e il feedback degli esperti (…) che ci saranno più morti“, ha chiarito.
Per affrontare questa situazione, Sabato saranno schierati altri 500 soldati nella regione di Valenciaportando il numero dei soldati nella zona a 2.500. Sono mobilitate anche diverse migliaia di agenti di polizia, gendarmi e vigili del fuoco.
Una delle priorità dell'esercito, oltre alla ricerca dei dispersi, è quella di riaprire le strade per consentire la consegna degli aiutiin particolare il cibo, rimuovendo veicoli e macerie che impediscono il traffico e ripristinando l’ordine nelle comunità colpite. Dopo le alluvioni, avvenute nella notte tra martedì e mercoledì, le autorità ne hanno infatti preso atto atti di saccheggio e furto. La polizia ha annunciato di aver già arrestato diverse decine di persone, molte delle quali sono state poste in custodia cautelare.
Il primo ministro Pedro Sanchez, che ha presieduto sabato mattina una riunione del comitato di crisi dal Palazzo Moncloa, residenza ufficiale del capo del governo, parlerà sabato mattina.
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