Questo martedì, 5 novembre 2024, milioni di americani sono chiamati alle urne, per eleggere il proprio presidente ma anche per eleggere giudici, parlamenti locali, sindaci o consiglieri comunali. Tutti gli occhi sono puntati sulle elezioni presidenziali, considerate tra le più ravvicinate degli ultimi decenni, tra Kamala Harris, candidata per il Partito Democratico, e Donald Trump per il Partito Repubblicano.
In questo contesto, mentre queste elezioni si giocheranno tra gli indecisi e ai margini, che peso avrà la religione nella scelta degli elettori? La variabile religiosa potrebbe giocare un ruolo particolare in queste elezioni? Si osserva un leggero spostamento tra gli evangelici, tra i cattolici, nelle chiese tradizionali afroamericane, tra gli ebrei e tra i musulmani… Questo spostamento può essere decisivo poiché queste elezioni si svolgeranno ai margini, anche religiosi.
Ospite :
-Blandine Chélini-Pontprofessore di storia contemporanea all’Università di Aix-Marseille, professore universitario, lavora sui rapporti tra politica e religione negli Stati Uniti.
Altoparlanti :
-Cécile Coquet-Mokokoprofessore di Civiltà Americana all’Università di Versailles-Saint-Quentin, lavora anche sulla retorica religiosa afroamericana negli Stati Uniti
-Jason Shelton, professore di Sociologia all’Università di Arlington in Texas, lavora sulle interazioni tra “razza, religione e politica”, ha appena pubblicato “ La Chiesa Nera contemporanea: le nuove dinamiche della religione afroamericana » (Ed. Presses Universitaires de New York – 2024).
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