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Il prezzo dei biglietti mensa aumenterà nei collegi del Loiret dal 1° gennaio 2025

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La decisione è stata adottata in seduta, giovedì 17 ottobre, da un’assemblea dipartimentale che, secondo il presidente Marc Gaudet (UDI) avrà difficoltà a chiudere il proprio bilancio nel 2025.

I presidenti di sei dipartimenti del Centro-Valle della Loira hanno annunciato martedì 15 ottobre che sarà difficile pareggiare il bilancio 2025 In apertura della sessione plenaria, giovedì 17 ottobre, il presidente del dipartimento Marc Gaudet (UDI) l. confermato: Loiret sarà uno dei due terzi dei consigli dipartimentali francesi in rosso.

Spese in aumento, entrate in calo: i sei dipartimenti del Centro-Valle della Loira a dieta magra nel 2025

Con un calo stimato di 20 milioni di euro nelle entrate statali, bisognerà realizzare nuovi risparmi. Ma come? Il Loiret è il quinto dipartimento più virtuoso sul criterio delle spese di funzionamento in rapporto al numero di abitanti, sottolinea Marc Gaudet.

Ristorazione scolastica

Il vassoio di una scolaretta. Foto d’archivio Christelle Gaujard
Essendo i collegi una delle voci di spesa più importanti, il consiglio dipartimentale ha attivato questa leva. Dopo due anni di congelamento dei prezzi dei pasti scolastici nonostante l’inflazione, il prezzo del pasto aumenterà da 3,45 a 3,70 euro il 1° gennaio 2025 (un aumento del 7,25%, quasi la metà in meno del tasso di inflazione su tre anni). Ricordiamo che il costo reale del pasto nel 2018 è stato stimato in 8,11 euro.

Il consiglio dipartimentale manterrà il prezzo dei pasti nelle università nel 2024 e respinge i prezzi sociali

I funzionari eletti di sinistra volevano una distribuzione “più equa” degli sforzi, con l’istituzione di prezzi sociali. È la scelta fatta nella Loira Atlantica, ha indicato Baptiste Chapuis (PS) dove si applicano sei prezzi, da 1 euro a 5,30 euro, a seconda della situazione sociale della famiglia.

No ai prezzi sociali

Perché non tentare almeno un esperimento sui college dei settori “fragili”? ha proposto Marie-Agnès Courroy (varie a sinistra), poi appoggiata da Mathieu Gallois (PCF).

Florence Galzin (senza etichetta, maggioranza dipartimentale), vicepresidente responsabile dell’Infanzia, dell’Istruzione e della Gioventù, ha respinto questa proposta, indicando che, secondo lei, un esperimento potrebbe costituire una “rottura dell’uguaglianza” tra le università svantaggiate. Marc Gaudet ha aggiunto sottolineando l’opposizione della maggior parte dei collegi a causa della complessità dell’attuazione dei quozienti familiari.

Prezzi da rivedere per AESH?

Anche Dominique Tripet (vari a sinistra) propone di rivedere i criteri per l’AESH. Agli studenti accompagnatori con disabilità (AESH) viene addebitato il prezzo del pasto a tariffa “ospite”. L’importo è troppo alto rispetto ai loro stipendi, constata Dominique Tripet che vorrebbe un gesto a loro favore. Marc Gaudet si è detto pronto a studiare la questione.

La proposta di aumentare il prezzo dei pasti scolastici è stata adottata senza il voto dei dodici rappresentanti eletti della minoranza.

Qualità dei pasti
Il Loiret non riesce a rispettare i parametri fissati dalla legge Egalim (20% di prodotti biologici sul valore d’acquisto) per la ristorazione scolastica, si rammarica Baptiste Chapuis. L’eletto della minoranza segnala addirittura un regresso con una quota di prodotti locali che passa dal 23% al 22% e una quota di biologico che scende dall’8 al 7%. La vicepresidente Florence Galzin ha indicato che nel bilancio 2025 sarà prevista una dotazione di 450.000 euro per aiutare le università ad avvicinarsi ai criteri richiesti dalla legge Egalim.

Filippo Abline

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