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Washington sanziona il settore petrolifero iraniano in risposta agli attacchi contro Israele

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Le sanzioni colpiscono l’intero settore, si legge in un comunicato del Dipartimento del Tesoro, ma anche una ventina di navi oltre a compagnie con sede all’estero, tutte accusate di essere coinvolte nel trasporto di petrolio e materiali petrolchimici iraniani. Le società prese di mira hanno sede principalmente in Cina, ma sono interessate anche due società emiratine e una liberiana.

Allo stesso modo vengono presi di mira soprattutto gli armatori con sede a Panama, in Malesia o nelle Isole Marshall. Si tratta, stima il Dipartimento del Tesoro, di aumentare la pressione finanziaria su Teheran e”limitare la capacità del regime di raccogliere le entrate necessarie per destabilizzare la regione e attaccare i partner statunitensi“. “Le sanzioni odierne prendono di mira gli sforzi iraniani volti a indirizzare le entrate generate dalla sua industria energetica per finanziare attività mortali e distruttive, con gravi conseguenze per la regione e il mondo“, ha giustificato il ministro del Tesoro americano, Janet Yellen, citata nel comunicato stampa.

Le sanzioni comportano il congelamento dei beni detenuti direttamente o indirettamente dalle società prese di mira negli Stati Uniti, nonché il divieto per le società con sede negli Stati Uniti, o cittadini americani, di commerciare con questi obiettivi di sanzioni, a rischio di essere sanzionati. a sua volta. Inoltre, complicano gli scambi commerciali delle imprese sanzionate, limitando la loro possibilità di utilizzare il dollaro nelle loro transazioni, col rischio di cadere sotto la giurisdizione americana.

Il 1° ottobre l’Iran ha lanciato circa 200 missili contro Israele, un attacco presentato come una risposta all’assassinio a Teheran del leader palestinese di Hamas, imputato a Israele, e del leader degli Hezbollah libanesi, nonché di un generale delle Guardie rivoluzionarie iraniane. nello sciopero israeliano vicino a Beirut. Da allora Israele ha promesso di reagire, con il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant che ha annunciato mercoledì che l’attacco sarà “micidiale, preciso e sorprendente“Ma Washington cerca di limitare l’importanza della risposta israeliana, al fine di evitare una conflagrazione generale in Medio Oriente.

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