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Richiesta di testimoni dopo l’omicidio di un giovane di 17 anni fuori da una discoteca del Calvados

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Domenica 29 settembre, Kylian Binard, 17 anni, è stato ucciso da diverse coltellate nel parcheggio dell’Octavia a Subles, vicino a Bayeux.

Lo stesso giorno, un uomo di 24 anni è stato arrestato prima di essere incriminato due giorni dopo e poi incarcerato.

Gli investigatori sono però alla ricerca di testimoni per capire come si sono svolti i fatti.

A quasi due settimane dalla morte del giovane, la gendarmeria del Calvados lancia un appello alla popolazione. Mercoledì sera ha pubblicato sui social network una richiesta di testimonianza nel contesto dell’omicidio di Kylian Binard, un giovane di 17 anni originario della Normandia, avvenuto domenica 29 settembre nel parcheggio della discoteca “Octavia”, a Subles, vicino a Bayeux.

Ai fini dell’indagine, i militari stanno cercando tutte le persone presenti in questo stabilimento quella notte e hanno chiesto loro di contattare la brigata di ricerca di Bayeux allo 02 31 51 12 20 o via e-mail all’indirizzo: appeltemoinsubles @gendarmerie.interieur.gouv .fr.

Accoltellato con diverse coltellate

Domenica 29 settembre Kylian Binard è stato accoltellato più volte davanti alla discoteca “L’Octavia”. Riportato da diverse coltellate alla schiena e alla zona cervicale, il giovane, un pugile di Saint-Lô, è morto sul luogo dello scontro poco prima delle otto.

Il suo presunto aggressore è stato arrestato poco dopo “mani e vestiti insanguinati”secondo elementi rivelati in un comunicato stampa del pubblico ministero di Caen, Joël Garrigue. Questo lavoratore temporaneo dell’edificio, di 24 anni, era stato visto da testimoni“raccogliendo un coltello che è stato trovato nella sua tasca”.

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L’indagato inizialmente ha negato i fatti

Di fronte agli inquirenti l’indagato ha prima negato i fatti prima di confessare. “Quest’uomo ha spiegato durante la sua detenzione che inizialmente aveva cercato di intervenire nella rissa che si svolgeva davanti alla discoteca e che, in questa occasione, aveva ricevuto pugni e lancio di proiettili di gas lacrimogeni”ha spiegato il magistrato Joël Garrigue.

Senza poter poi dire perché lo abbia fatto, ha ammesso agli inquirenti “prendere un coltello, aprire la lama e colpire la prima persona che si trova di fronte con quest’arma, senza l’intenzione di uccidere.”

Il sospettato è stato deferito all’accusa e posto in custodia cautelare martedì mattina, 1 ottobre. È stata aperta un’indagine giudiziaria per “omicidio”.


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