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Tempesta Kirk: a Lorient “in definitiva, più paura che danno”, annuncia il meteorologo Stéven Tual

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Cosa dobbiamo aspettarci nel paese di Lorient per la giornata di mercoledì 9 ottobre 2024, quando la Depressione di Kirk colpirà la Francia? “Non molto”, sgonfia subito Stéven Tual, del media Temps Breton. “Né temporale, né pioggia abbondante: nella notte da martedì a mercoledì ci saranno accumuli da 5 a 10 mm, forse localmente un po’ di più, ma a mezzogiorno non dovrebbe più piovere. Dal lato del vento non prevediamo più di 50 km/h. Rispetto a quello che avevamo progettato, c’è un mondo”.

Un uragano declassato a depressione

Sono necessarie due spiegazioni. Innanzitutto, è cambiata la traiettoria dell’asse delle piogge: inizialmente centrato sulle isole britanniche, dovrebbe infatti passare molto più in basso, a livello di Vendée e Deux-Sèvres, dove si accumulano accumuli fino a 100mm.

Poi il fenomeno ha perso intensità. Nella sua forma più forte, l’uragano Kirk, formatosi nell’Atlantico, è stato classificato come uragano di categoria 4. «Il termine riporta alla mente brutti ricordi: la tempesta Ciaran, avvenuta quasi un anno fa, ovviamente, ma anche quella che colpì la Bretagna nell’ottobre 1987. , molto violento”, sottolinea Stéven Tual. «Solo che l’uragano ha poi incontrato le fredde acque delle Azzorre e ha perso la sua qualifica», per diventare depressione.

“La tempesta riporterà il bel tempo”

“In definitiva, più paura che danno”, conclude il meteorologo. “Dopo Kirk, un corridoio del settore settentrionale porterà sicuramente temperature più fresche, ma anche meno precipitazioni. Finalmente, con un po’ di ironia, è proprio il temporale a riportare il bel tempo! »

Al di là di queste prossime giornate meno umide, per il momento è difficile fare programmi per l’autunno. “I modelli non sono molto affidabili. In questo periodo dell’anno siamo esposti alle tempeste. Ma un fenomeno della portata di Ciaran si verifica ogni dieci anni: non è impossibile che ce ne sia uno quest’anno, non è nemmeno probabile.

Un anno coerente con i modelli

I risultati per il mese di settembre possono sembrare sorprendenti: le temperature medie sono state certamente fresche a Lorient (19,3°C, ovvero 1,3°C sotto la norma), ma ha piovuto la metà del normale (33 mm, contro 66 ). Da dove viene questa impressione di grigiore infinito?

“La spiegazione è quasi sociologica”, sorride Stéven Tual. “Ciò che caratterizza quest’anno 2024 è l’assenza di un lungo e bellissimo periodo di un mese, o anche di un mese e mezzo, di ottimo tempo. Nel 2020 era tarda primavera e inizio estate. Nel 2021, la fine della stagione. Nel 2022, l’estate, che ci ha fatto invocare tutti i superlativi. E l’anno scorso, un inizio d’autunno davvero pazzesco: l’8 ottobre a Lorient c’erano 28°C, ovvero 12°C in più rispetto alla norma”.
Episodi che si scontravano sistematicamente con i consueti modelli bretoni, sottolinea lo specialista. “Hanno cambiato la nostra percezione del tempo. Quest’anno, infatti, troviamo cose che non sono fuori dalla norma. Ci sembra semplicemente un po’ strano”.

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