Questo lunedì la polizia indiana ha aperto un’indagine contro un uomo per l’omicidio e lo stupro di una giovane stagista avvenuta in agosto nella megalopoli di Calcutta (nord-est). Questo crimine ha causato ondate di shock in tutto il paese. Il ritrovamento, lo scorso 9 agosto, del corpo della giovane dottoressa, 33 anni secondo i media locali, nell’ospedale dove era di servizio ha scatenato numerose manifestazioni contro la piaga della violenza sessuale.
“Sanjoy Roy viene formalmente processato per lo stupro e l’omicidio del giovane stagista in servizio”ha confermato all’AFP, in condizione di anonimato, un portavoce della polizia giudiziaria federale (CBI). “La sua autopsia ha rivelato una serie di 25 lesioni interne ed esterne”ha continuato il portavoce della CBI, aggiungendo che il sospettato è stato filmato dal sistema CCTV dell’ospedale mentre entrava nella stanza di servizio il giorno dell’omicidio. Il giovane rischia la pena di morte.
I giovani colleghi della vittima hanno osservato da allora un lungo sciopero e un aumento delle manifestazioni a ritmo quasi quotidiano a Calcutta per ottenere misure di protezione. Il delitto ha fatto rivivere in India l’amaro ricordo di quello subito da una giovane donna su un autobus di Nuova Delhi nel 2012.
L’atteggiamento delle autorità locali e lo svolgimento delle indagini sono stati oggetto di forti critiche. Il capo della polizia di Calcutta e diversi funzionari sanitari regionali sono stati licenziati.
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