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Macron attacca Retailleau che ritiene che “l’immigrazione non sia un’opportunità”

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Dn un’intervista trasmessa questo sabato su France Inter, Emmanuel Macron ha commentato le parole del ministro dell’Interno Bruno Retailleau che ha recentemente affermato che “l’immigrazione non è un’opportunità”.

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Emmanuel Macron ha ritenuto che queste affermazioni fossero “risolutamente in contraddizione […] con la realtà. Disse addirittura con ironia: “Avremmo potuto decidere che avremmo fatto meglio la fisica nucleare senza la Marie Curie polacca” o “che avremmo ballato molto meglio senza Charles Aznavour”. Il presidente ha poi aggiunto: “L’immigrazione è un male? La risposta è no. Dipende. L’immigrazione dal continente africano è negativa in generale? In realtà, non completamente. »

“Il letto del RN”

“Tutto ciò è molto più complesso di quanto vogliamo dire”, ha osservato Emmanuel Macron, sottolineando la persistente “tensione etica e politica” su questo tema. All’inizio della settimana, l’ex portavoce del governo Prisca Thevenot ha commentato sul suo account X (ex Twitter) che “il nostro linguaggio ci permette di distinguere tra immigrazione illegale e legale”. Ha chiarito che “la prima va combattuta, la seconda va controllata. Non fare la distinzione pone le basi per la RN”, ha detto.

La Francia deve mantenere “la sua ospitalità”

Per il Capo dello Stato è fondamentale che “il Paese che accoglie mantenga la sua ospitalità e che chi è accolto (sia) ben accolto, vale a dire che abbia (possa) avere condizioni materiali, competenze educative che gli permettano di costruire la propria vite.

Bruno Retailleau, dal canto suo, ha annunciato l’intenzione di reintrodurre il reato di soggiorno illegale, di estendere fino a sette mesi il periodo di detenzione degli stranieri in situazione irregolare e di rafforzare i controlli alle frontiere, “in particolare nei punti chiave”.

LEGGI ANCHE Sull’immigrazione il “metodo italiano” fa invidiaFare dell’immigrazione la sua battaglia principale, ha dichiarato TF1 23 settembre: “Come milioni di francesi, penso che l’immigrazione di massa non sia un’opportunità per la Francia e nemmeno un’opportunità per questi migranti che a volte vengono mandati a morire in mare aperto.”

Queste misure sembrano far parte del desiderio di Michel Barnier di “controllare” l’immigrazione, anche se il Primo Ministro è rimasto vago sulla questione durante il suo discorso di politica generale di martedì. Il nuovo ministro dell’Interno ha anche annunciato di voler ridurre i diritti sociali dei migranti per “essere meno attraenti”. Un ragionamento contestato da numerose associazioni del settore.

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