I contatti con Hachem Safieddine, destinato a succedere al leader di Hezbollah Hassan Nasrallah, sono stati “persi” dopo gli attacchi israeliani di venerdì vicino a Beirut, ha detto sabato all’AFP un funzionario del movimento libanese.
Interrogato su questa informazione, il movimento filo-iraniano ha affermato di aver comunicato tramite “dichiarazioni ufficiali” pubblicate dal suo ufficio, senza negare né confermare la perdita di contatto con Safieddine.
Il funzionario di Hezbollah ha detto all’AFP che “i contatti con Sayyed Safieddine si sono persi dopo i violenti raid contro le periferie” a sud di Beirut, roccaforte del movimento, nella notte tra giovedì e venerdì.
“Non sappiamo se fosse presente nel luogo preso di mira dalle incursioni, né chi fosse presente con lui”, ha aggiunto, a condizione di anonimato.
Una seconda fonte vicina al partito ha confermato l’informazione: “il partito sta cercando di raggiungere sottoterra il quartier generale preso di mira, ma Israele sta effettuando sistematicamente nuovi raid per cercare di ostacolare gli eventuali sforzi dei soccorritori”.
Secondo questa fonte, Safieddine “era accompagnato da Hajj Mortada, il capo dell’intelligence di Hezbollah”.
Hassan Nasrallah è stato assassinato il 27 settembre da un raid israeliano nella periferia sud di Beirut.
Venerdì scorso, una fonte vicina a Hezbollah ha detto che Israele ha effettuato 11 attacchi consecutivi nella periferia sud di Beirut durante la notte, i più violenti da quando Israele ha intensificato la sua campagna di bombardamenti la scorsa settimana.
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