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“Le autorità francesi ci hanno abbandonato”: l’industria dell’Armagnac più preoccupata che mai di fronte al rischio confermato di sovrapprezzi cinesi

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l’essenziale
La tassazione delle auto elettriche cinesi è ancora in vigore a Bruxelles e le previste ritorsioni sugli alcolici francesi preoccupano i settori, compreso l’Armagnac.

“Poiché la proposta di introdurre dazi compensativi contro i veicoli elettrici cinesi non è stata respinta, potrebbe quindi entrare in vigore dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea (GUUE) di un regolamento di attuazione il 30 ottobre”, annuncia Olivier Goujon, direttore dell’Ufficio interprofessionale dell’Armagnac in un comunicato stampa inviato alla nostra redazione.

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L’Unione Europea e la Cina si dicono comunque pronte a continuare a lavorare per esplorare una soluzione alternativa, compatibile con le regole dell’OMC (Organizzazione mondiale del commercio, ndr). Ma per i Gersoi, “è quindi molto probabile che la Cina avvii, all’indomani della pubblicazione sulla GUUE del regolamento esecutivo, il passo successivo: cioè rendere definitiva la deliberazione preliminare e quindi tassare i nostri Cognac e Armagnac AOC a tasso dal 34,8% al 39%!”

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“Vediamo, ancora una volta, che le nostre richieste di rinvio del voto e di una soluzione negoziata sono state ignorate, dice Olivier Goujon. Non capiamo perché i nostri settori dell’Armagnac e del Cognac vengono così sacrificati Speriamo che, nonostante tutto, prevalga il buon senso. Il dialogo deve continuare per raggiungere una soluzione negoziata per evitare un sovrapprezzo sui nostri prodotti che potrebbe escluderli dal mercato cinese. Continua…

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