DayFR Italian

cosa potrebbe cambiare dopo la decisione della Corte di Giustizia dell’Unione Europea sul caso Lassana Diarra

-
>

Lassana Diarra, allora giocatore del Paris Saint-Germain, nel settembre 2018. MICHEL EULERO / AP

Era una decisione molto attesa, e per una buona ragione: potrebbe consentire ai calciatori professionisti di rompere unilateralmente il contratto che li lega a un club a fine stagione. Venerdì 4 ottobre, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE) ha stabilito che le regole della Federazione Internazionale di Calcio (FIFA) che disciplinano i trasferimenti tra club erano “opposti” al diritto dell’Unione Europea e “probabile che ostacoli la libera circolazione” calciatori professionisti.

Leggi anche | Articolo riservato ai nostri abbonati “Anche se diventano un luogo comune, i trasferimenti ad una squadra di calcio “nemica” rimangono trasgressioni”

Aggiungi alle tue selezioni

La CGUE si è pronunciata su una controversia tra l’ex nazionale francese Lassana Diarra e la FIFA e la Federcalcio belga. Questa sentenza potrebbe, in definitiva, avere conseguenze significative sulle regole del mercato dei trasferimenti.

Qual era il problema?

Il caso “Lassana Diarra e FifPro (Federazione Internazionale delle Associazioni dei Calciatori Professionisti) contro la FIFA e la Federcalcio Belga” risale al 2014. Quell’anno, la Lokomotiv Mosca, sconvolta dalle prestazioni dell’ex nazionale francese (trentaquattrenne) selezioni), voleva abbassare il suo stipendio mentre il suo contratto era in vigore per tre anni. Considerando ingiustificato questo calo, Lassana Diarra ha espresso il suo disaccordo e ha espresso il desiderio di lasciare il club russo per passare allo Sporting de Charleroi (Belgio), che si è poi fatto avanti per ingaggiarlo. Il club di Mosca ha quindi deciso di rescindere il contratto del centrocampista difensivo, ritenendo di non onorarlo più senza “giusta causa”.

Leggi anche | Articolo riservato ai nostri abbonati Calcio: grande confusione sulla legalità dei trasferimenti con la Russia dopo le sanzioni

Aggiungi alle tue selezioni

Facendo affidamento sulle regole della FIFA, la Lokomotiv Mosca ha anche chiesto 20 milioni di euro – poi ridotti a 10,5 milioni – a Lassana Diarra per i danni subiti. Perché, secondo le regole dell’organismo internazionale, se un giocatore rompe il suo contratto unilateralmente e “senza giusta causa”deve versare un’indennità corrispondente alla sua retribuzione e ai suoi benefici fino alla scadenza del suo contratto. Altra norma decretata dalla Fifa: un club che ingaggia un giocatore che ha violato il contratto può essere condannato a pagare in solido queste spese e ricevere sanzioni sportive (che potrebbero arrivare fino al divieto di ingaggiare). Questa minaccia ha finito per scoraggiare lo Sporting de Charleroi dall’ingaggiare Lassana Diarra.

Sostenuto dai sindacati dei calciatori – in particolare dall’Unione Nazionale dei Calciatori Professionisti e dalla Federazione Internazionale delle Associazioni dei Calciatori Professionisti – il giocatore francese ha intrapreso un’azione legale in Belgio. È in questo contesto che la Corte d’Appello di Mons ha rivolto alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, in sostanza, la seguente questione: le norme FIFA relative al trasferimento dei giocatori sono compatibili con il diritto della concorrenza e con la libera circolazione dei lavoratori? all’interno dell’UE?

Cosa ha deciso la Corte di Giustizia dell’Unione Europea?

Venerdì 4 ottobre l’organismo europeo ha emesso una sentenza più favorevole al giocatore. Dichiarando “opposti” al diritto dell’Unione Europea alcune norme FIFA che disciplinano i trasferimenti dei giocatori e “probabile che ostacoli la libera circolazione” di questi, il tribunale con sede in Lussemburgo segue le conclusioni del suo primo avvocato generale, Maciej Szpunar. Quest’ultimo ha stimato, il 30 aprile, che le regole della FIFA trasgredivano il principio della libera concorrenza in Europa.

La Corte di giustizia ritiene che le condizioni imposte dalla FIFA “pone su questi giocatori e sui club che desiderano ingaggiarli rischi legali significativi, rischi finanziari imprevedibili e potenzialmente molto elevati nonché importanti rischi sportivi, che, nel loro insieme, potrebbero ostacolare il trasferimento internazionale dei giocatori”.

Cambieranno le regole del mercato?

In questa fase è impossibile essere formali. Nel caso Lassana Diarra, la CGUE nella sua sentenza restituisce la responsabilità alla giustizia belga, stabilendo che, “soggetto a verifica” dalla Corte d’Appello di Mons, norme FIFA restrittive della concorrenza “non sembrano essenziali o necessari”. È ora su queste basi che dovrà essere risolta la controversia tra il giocatore francese (tra cui OM, PSG e Real Madrid) e la federazione internazionale.

L’avvocato belga Jean-Louis Dupont, difensore di Lassana Diarra – ora in pensione – ha accolto favorevolmente questa decisione “importante per la regolamentazione del lavoro nel calcio e più in generale nello sport”. Anche la FifPro ha accolto molto positivamente la decisione dell’organismo europeo, ritenendo, lei “cambierà il panorama del calcio professionistico”.

Leggi anche | Articolo riservato ai nostri abbonati Calcio: specialisti di calciomercato su X, influencer scrutati e criticati

Aggiungi alle tue selezioni

Non sappiamo infatti in questa fase se le regole FIFA messe in discussione dalla CGUE verranno semplicemente cancellate – e quindi daranno la possibilità a qualsiasi giocatore di lasciare un club senza dover sborsare cifre folli – oppure saranno sostituite da altre. Nella sua sentenza, la Corte di giustizia sembra aprire la porta a questa seconda opzione. Si specifica che motivi imperativi, collegati a “l’interesse generale”potrebbe indurre la FIFA a emanare nuove regole sui trasferimenti al fine di garantire una certa stabilità durante la stagione alle rose dei club.

Venerdì lo ha detto la FIFA “soddisfatto che sia stata riconfermata la legittimità dei principi cardine del sistema dei trasferimenti” dalla CGUE. L’Organismo ritiene, infatti, che la sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea “mette in discussione solo due commi di due articoli del regolamento che disciplina lo status e il trasferimento dei calciatori”. La FIFA finalmente lo promette“Analizzare la decisione [de la CJUE] in coordinamento con gli altri stakeholder”.

Sport di servizio

Riutilizza questo contenuto

Related News :