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“Niente mi farebbe condividere il palco con Waters”; David Gilmour chiude la porta a qualsiasi riconciliazione con Roger Waters

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In un recente Q&A con The Guardian, l’ex chitarrista dei Pink Floyd David Gilmour ha chiuso le speculazioni su una potenziale riconciliazione con Roger Waters. In uno scambio diretto e inequivocabile, ha insistito sul fatto che non sarebbe mai più salito sul palco con il suo ex collega, citando profonde differenze ideologiche.

Una separazione irreversibile

Alla domanda di un fan sulla possibilità di vedere un giorno l’iconico duo dei Pink Floyd riunito sul palco, Gilmour ha risposto duramente: “Assolutamente no. “ Il chitarrista ha poi spiegato le ragioni di questa rottura definitiva, evocando in particolare le controverse posizioni politiche di Waters: “Tendo a evitare le persone che sostengono attivamente dittatori autocratici e genocidi come Putin e Maduro. Niente mi spingerebbe a condividere il palco con qualcuno che pensa che un simile trattamento delle donne e della comunità LGBT sia accettabile”.

Questa dichiarazione segna un nuovo capitolo nel lungo conflitto che contrappone i due musicisti da diversi decenni. Sebbene le tensioni tra Gilmour e Waters siano di pubblico dominio, le loro recenti prese di posizione sembrano aver definitivamente sigillato la frattura tra loro.

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Una faida di lunga data

La disputa tra David Gilmour e Roger Waters non è nuova, ma ha assunto una nuova dimensione negli ultimi anni. Nel 2023, Polly Samson, moglie e collaboratrice di Gilmour, pubblicò un tweet provocatorio in cui chiamava Waters un“Apologeta di Putin, bugiardo, ipocrita, evasore fiscale, riproduttore, misogino, malato di gelosia e megalomane”. Gilmour ha poi ritwittato questo messaggio, aggiungendo: “Ognuna di queste accuse è dimostrabilmente vera.”

Se questa uscita aveva già ampiamente alimentato i dibattiti, i recenti discorsi di Gilmour lasciano (molto) poco spazio alla speranza di riconciliazione. Ha anche ammesso che la vendita del catalogo musicale dei Pink Floyd pochi giorni fa per 400 milioni di dollari gli ha permesso di tracciare un confine su questo periodo della sua carriera: “Essere liberi dal processo decisionale e dalle discussioni che ne derivano è un sollievo. Non sono interessato a questa vendita dal punto di vista finanziario. Il mio unico interesse è uscire da questo pantano che dura da troppo tempo”.

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