“Un contadino bianco spara alle donne che cercavano cibo avariato.” Il titolo del tabloid Domenica Mondiale getta una luce dura sulla violenza delle relazioni razziali nelle zone rurali del Sud Africa. Ma non racconta tutto l’orrore della sordida vicenda che ha scosso la provincia rurale del Limpopo, in Sud Africa. Scomparse a metà agosto mentre andavano alla ricerca di qualcosa per sfamare la famiglia, due donne furono trovate morte nel porcile di una fattoria, i loro corpi in parte divorati dagli animali.
Secondo il racconto della compagna di una delle due donne, presente con loro al momento della tragedia, Mariah Makgato, 47 anni, e Lucia Ndlovu, 34 anni, sono state sorprese dal proprietario dell’azienda agricola e da due dipendenti mentre cercavano di recuperare gli yogurt scaduti regalati agli animali. Uno degli uomini avrebbe aperto il fuoco, ferendo il compagno di Lucia Nldovu e colpendo mortalmente le due donne.
Il caso è a “una metafora brutale per la facilità con cui si sacrificano le vite dei neri in una società ancora alle prese con il suo passato violento e con una promessa non mantenuta di uguaglianza”, denuncia la regista femminista sudafricana Gillian Schutte in un articolo pubblicato dai media IOL. “Gli omicidi di Mari
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