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il tesoro cercato per 31 anni è stato portato alla luce, annuncia l’organizzatore – Libération

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Il co-organizzatore della partita, Michel Becker, ha dichiarato giovedì 3 ottobre mattina che il contrassegno era stato ritrovato ieri sera. “Stiamo verificando la validità della soluzione proposta”, ha aggiunto.

E’ finita. Trentuno anni dopo il suo lancio, una delle cacce al tesoro più antiche del mondo, il Gufo d’Oro, si è conclusa ieri sera, secondo uno dei co-organizzatori sopravvissuti. “Confermiamo che la contromarca del Gufo d’Oro è stata portata alla luce ieri sera, contemporaneamente all’invio di una soluzione al sistema di verifica online. Non ha quindi senso spostarsi per scavare nella posizione che si ritiene essere la cache. Come precedentemente annunciato, stiamo verificando la validità della soluzione proposta”ha annunciato il pittore Michel Becker, sul forum Discord del gioco, in un messaggio pubblicato alle 8:26 di questo giovedì mattina.

Due ore prima, un post lo informava“Una soluzione potenzialmente vincente [était] attualmente in fase di verifica”. E che di conseguenza il sistema di verifica online, messo in atto qualche mese fa per evitare spostamenti inutili, ma anche molteplici buchi in alcune zone della Francia, è stato “attualmente bloccato”non permettendo ‘non sottomettersi più [des] soluzioni».

Se ancora non si conosce il vincitore, la notizia ha avuto l’effetto di una bomba nella comunità dei “gufi”, che si sono collegati a centinaia sul forum quando è stato annunciato il ritrovamento. Più che l’identità del vincitore, tutti aspettano ormai una cosa sola: la pubblicazione delle soluzioni degli 11 enigmi che compongono il gioco.

Riavvio del gioco bloccato

Lanciata nel 1993 da Régis Hauser (alias Max Valentin) e Michel Becker, la caccia ha scatenato molteplici controversie, tra cui numerose cause legali, e ha spinto generazioni di ricercatori, a volte fino alla follia, per decenni. Il suo principale organizzatore, Régis Hauser, è morto nell’aprile 2009, sedici anni dopo che la contromarca era stata sepolta da qualche parte in Francia.

Dopo anni di procedure con i suoi eredi, il pittore Michel Becker è riuscito a recuperare le soluzioni all’inizio degli anni ’20, e ha riavviato un gioco in stallo, fornendo nuovi indizi ai ricercatori. Non senza far rabbrividire certi gufi storici, che accusavano Michel Becker di aver accelerato artificialmente la scoperta del tesoro.

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