Diario della campagna
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Questo martedì, 1° ottobre, le conseguenze del potente uragano Helene, epicentro della battaglia per il voto in Georgia, il sostegno del “New York Times” a Kamala Harris e la truffa definitiva di Donald Trump.
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Con i suoi venti violenti, piogge torrenziali e inondazioni improvvise, l’uragano Helene ha devastato il sud-est degli Stati Uniti causando la morte di almeno 130 persone. Ne mancano altre centinaia. Di fronte a questa tragedia i soccorritori stanno lavorando, si sta organizzando la solidarietà. Ma cinque settimane prima delle elezioni di novembre e in un clima politico ultra polarizzato, la catastrofe, che colpisce milioni di americani da ogni parte, purtroppo non sfugge alle invettive di parte. Soprattutto perché due degli Stati più colpiti, la Carolina del Nord e la Georgia, fanno parte degli “stati oscillanti” che determineranno le elezioni.
Visitando Valdosta, una città colpita dal disastro in Georgia, lunedì 30 settembre, Donald Trump ha promesso di portare “molte attrezzature di emergenza”. Ma soprattutto ha interpretato il ruolo del pompiere piromane, accusando l’amministrazione Biden di lentezza – “Lo Stato federale non è re
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