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Perché il calo dell’inflazione è diventato un problema per l’equilibrio finanziario della Francia?

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Riprendere :

  • L’inflazione è scesa all’1,2% nel settembre 2024, complicando lo sviluppo del bilancio 2025
  • Il deficit potrebbe superare il 6% del Pil nel 2024, ben oltre il 5,1% inizialmente previsto
  • Il debito pubblico francese ha raggiunto il livello allarmante del 112% del Pil nel secondo trimestre del 2024
  • La legge finanziaria 2025 sarà presentata al Parlamento all’inizio di ottobre, in un contesto economico teso

La spettacolare caduta dell’inflazione e le sue conseguenze

I dati pubblicati nel settembre 2024 hanno colto di sorpresa molti osservatori economici. Con a inflazione che è solo dell’1,2% su un annoLa Francia sta vivendo un spettacolare calo degli aumenti dei prezzi dopo due anni di intensa crisi. Questa notizia, a priori gradita al potere d’acquisto dei francesi, nasconde però una realtà più complessa per le finanze statali.

In effetti, questa rapida disinflazione arriva sconvolgere i calcoli del governo per lo sviluppo del bilancio 2025. Antoine Armand e Laurent Saint-Martin, rispettivamente ministri dell’Economia e del Bilancio, si trovano di fronte a una grande sfida: come mantenere in equilibrio le finanze pubbliche in questo nuovo contesto economico?

Le sfide di bilancio del governo

Il primo ostacolo che l’esecutivo deve affrontare è l’entità del deficit pubblico. Mentre le previsioni erano per un deficit del 5,1% del PIL per l’anno in corso le ultime stime sono molto più allarmanti. “ Il deficit potrebbe superare il 6% del Pil quest’anno”, rivela una fonte vicina alla questione. Questo scostamento di bilancio complica notevolmente il compito del governo per il 2025.

L’aumento “debole” dei prezzi priva inoltre lo Stato di una leva per ridurre il deficit potenzialmente potente. Come spiega Mathieu Plane, economista dell’UFC:

“È molto più facile accettare un aumento delle pensioni solo del 4% quando l’inflazione è al 5% piuttosto che non aumentarle affatto quando l’inflazione è all’1%”.

Inoltre, la disinflazione crea un costoso effetto di compressione sulle finanze pubbliche. François Ecalle, fondatore del sito specializzato Fipeco, descrive dettagliatamente questo fenomeno: “Le ricette, come L’IVA ma anche i contributi previdenziali reagiscono molto rapidamente al rallentamento dell’inflazione. Mentre nella direzione opposta la spesa pubblica è piuttosto inerte”. Questa asimmetria si traduce, nel breve termine, in un ampliamento del deficit.

Debito pubblico: un equilibrio precario

La questione del debito pubblico si aggiunge alle difficoltà di bilancio. Con un livello raggiunto 112% del PIL alla fine del secondo trimestre del 2024La Francia si trova in una situazione delicata. Il ritorno dell’inflazione al di sotto del 2% complica ulteriormente la situazione. Come riassume Mathieu Plane: “È quasi impossibile stabilizzare il debito con prezzi che aumentano molto poco”.

Questo aumento del debito rispetto al Pil rischia di mandare a segnale preoccupante per i mercati finanziari. Gli investitori potrebbero richiedere un premio di rischio più elevato per acquistare il debito francese, aumentando il tasso al quale la Francia si rifinanzia. L’esempio dell’Italia, alle prese con tassi di interesse elevati a causa del suo debito significativo, incombe come una minaccia sulla Francia.

Le opzioni del governo per il 2025

Di fronte a queste sfide, il governo deve prendere decisioni per il bilancio 2025. tagli alla spesa pubblica sembrano inevitabili, ma la loro portata e natura restano da determinare. La questione di aumenti delle tasseda sempre politicamente sensibile, potrebbe anche ritornare in prima linea.

Alcuni economisti suggeriscono un percorso diverso: alzare il target di inflazione. Questa opzione potrebbe facilitare la gestione del debito, ma è soggetta a condizioni rigorose. L’inflazione dovrebbe essere guidata dai salari e dai redditi aziendali, non importata attraverso i prezzi dell’energia. Inoltre, questa strategia dovrebbe essere comune a tutta la zona euro per evitare divari di competitività.

Il progetto di legge finanziaria 2025che sarà sottoposto oggi al Consiglio superiore della finanza pubblica e al Consiglio di Stato, prima di essere sottoposto presentato al Parlamento la settimana del 9 ottobresarà attentamente esaminato. Le scelte effettuate avranno importanti ripercussioni sull’economia francese e sul potere d’acquisto delle famiglie negli anni a venire.

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